In questo articolo pubblichiamo una lettera aperta, scritta da Silvia Chimenti, e indirizzata a tutti gli insegnanti che si sentono ‘umiliati’ dal premier Renzi e dal suo Governo. Per dovere di cronaca la pubblichiamo per intero.
Siete tanti, tantissimi a scrivermi di essere esausti e ormai senza speranza.
L’altra sera, a Torino, è venuta a trovarmi una maestra, diplomata magistrale. Una persona eccezionale, competente, appassionata. Si vedeva dai suoi occhi.
A fine serata siamo riuscite a parlare anche se solo per pochi minuti: mi ha detto di non voler fare il concorso. Dietro di lei una bimba, avrà avuto 7 anni, la implorava di andare a casa perché era stanca.
Mi si è stretto il cuore a pensare a quanti padri e madri di famiglia Renzi e la Giannini stiano umiliando e gettando nello sconforto in questo momento.
Come si fa a chiedere a questi docenti già pluritestati e sfruttati per decenni dallo Stato di ricominciare da capo, di rimettersi sui libri e di studiare cose inutili come l’intera legislazione scolastica?
Ci scrivete che siete delusi, anche dal M5S.
Che non abbiamo fatto abbastanza per fermare questo concorso.
Non è così. Nell’unica fase in cui abbiamo potuto opporci al concorso, cioè prima e durante la discussione della legge 107, abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere.
Trovate un sunto delle nostre battaglie in questo video che ho montato io stessa perché nessuno dimentichi quello che è accaduto nel 2015: https://m.youtube.com/watch?v=
Abbiamo presentato una proposta di legge, a mia firma, che trovate a questo link: http://www.camera.it/_dati/
Siamo andati dalla Giannini, le ho personalmente consegnato la mia proposta di legge, pregandola di farla sua in quanto era nata dal reale confronto con tutte le categorie di precari durante due anni di dibattito.
Trovate qui il resoconto dell’incontro: https://m.facebook.com/Silvia.
Dopo l’approvazione della 107, non c’era più nulla che fosse in nostro potere fare per impedire che venisse bandito il concorso.
E d’altra parte, sapete anche voi quale sorda e ottusa arroganza abbia dimostrato questo
Governo che non si è fermato neppure di fronte ad uno sciopero unitario epocale con un milione di persone nelle piazze.
C’è una cosa però che possiamo fare ora.
Non possiamo impedire il concorso, sebbene sia una truffa.
Dobbiamo dirigere le nostre energie nella fase transitoria post concorso, una fase di transizione che tuteli tutti gli abilitati e tutti coloro che hanno 36 mesi di servizio.
Lo abbiamo già detto a dicembre scorso, quando abbiamo organizzato il primo incontro “RIPARTIAMO DA QUI” rivolto alla II fascia GI.
Chi se lo fosse perso, lo trova integralmente qui: https://m.youtube.com/watch?v=
Abbiamo bisogno di tutti voi, del vostro incessante fiato sul collo a questa vergognosa classe politica che non ci rappresenta.
Ci chiedete perché non andiamo in TV a denunciare il concorso-truffa.
Perché non ce lo lasciano fare e perché nei pochi spazi che abbiamo a disposizione dobbiamo parlare dei piccoli risparmiatori che si tolgono la vita e che hanno perso tutto grazie al padre della Boschi, dei 9 milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà, dei pensionati che rovistano nei cassonetti.
La propaganda di Renzi sulle assunzioni dei docenti è talmente forte che difficilmente riusciremmo a spiegare all’opinione pubblica perché questo concorso è una truffa.
Hanno addossato a noi la colpa del loro fallimento sulle unioni civili e ancora oggi milioni di italiani non sanno che il “canguro” sia stato dichiarato inammissibile dal Presidente del Senato e che è una procedura ignobile che strozza il dibattito parlamentare e che toglie finanche quella parvenza di prerogative che il Parlamento dovrebbe avere per Costituzione.
Diffondo, perché me lo state chiedendo, questa petizione contro il concorso: https://www.change.org/p/
Ma vi dico anche che sono certa che la strada a cui dobbiamo puntare sia un’altra.
Dobbiamo smascherare la prepotenza e l’ignoranza di questo Governo.
Dobbiamo smetterla di coltivare solo il nostro orticello.
Che l’unica speranza di cambiamento è affidata a noi, siamo noi stessi.
Solidarietà.
Vorrei che tutti noi dimenticassimo per un attimo la nostra disperazione per il concorso-truffa e pensassimo a quante altre persone stanno soffrendo a causa della miopia di questo fasullo saltimbanco.
Si era presentato come il cambiamento, ci ha riportato indietro di 70 anni.
Però bisogna che usciamo dal nostro ristretto guscio e che iniziamo a pensare agli altri e al Paese.
Non disperatevi e non chiedetemi se dovete partecipare o meno al concorso.
Non lo so.
So che non sarà questo concorso a peggiorare la situazione in cui versiamo da vent’anni.
Dovete mantenere la lucidità e fare il vostro dovere di insegnanti e di cittadini. Informarvi e informare.
Non faremo cadere il Governo perché Renzi ha bandito il concorso.
Lo faremo cadere se i cittadini italiani capiranno chi è Renzi e quanta libertà sta sottraendo ai cittadini.
Se smonteremo la sua becera propaganda.
Mi spiace se questa lettera non riuscirà nell’intento di tenervi su di morale e di farvi pensare più in grande.
Ma il concorso è solo un’offesa, niente di più.
Affrontatelo con la serenità di chi sa di aver dato tutto se stesso alla scuola italiana e ai propri alunni.
Se non lo sosterrete, sarà lo stesso probabilmente, visto che si tratterà di un terno al lotto.
Non so dirvi cosa sia meglio fare. So dirvi che è su altro che dobbiamo agire.
Il M5S combatterà al vostro fianco, sempre.
Siete i docenti che hanno mandato avanti la scuola italiana. Non consentiremo a nessuno di buttarvi in un cassonetto.
Neanche ad un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno.
A riveder le stelle.