Mobilità 2017/2018 e chiamata diretta, due contratti che sono direttamente collegati tra di loro, come più volte sottolineato dai sindacati, ma che restano inevitabilmente in stand-by: se per quanto riguarda il contratto relativo alle operazioni di trasferimento e di passaggio di ruolo dei docenti, bisognerebbe solo aspettare l’ordinanza ministeriale, per quanto concerne il passaggio dei docenti da ambiti territoriali a scuola siamo ancora in alto mare. Il problema nasce dal fatto che se non si arriverà ad un accordo sulla chiamata diretta, i sindacati non intendono porre la propria firma su quello relativo alla mobilità.
Ultime notizie scuola, sabato 25 marzo: mobilità, presentazione domande slitta ad aprile
Mobilità 2017/2018: resta da sciogliere il nodo chiamata diretta
Resta molto difficile che la procedura possa cambiare anche perché bisogna ricordare che i compiti e le funzioni degli organi collegiali della scuola (incluso quello del collegio docenti) sono regolamentati dalla legge e, dunque, non possono essere soggetti a contrattazione.
Una soluzione potrebbe essere rappresentata da un eventuale impegno della Ministra Valeria Fedeli di sostenere un intervento legislativo che vada a modificare alcune disposizioni della legge 107.