La questione legata all‘inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento dei diplomati magistrali rappresenta uno dei temi più annosi e discussi degli ultimi anni. A questo proposito, in una lettera firmata da Fabio Albanese e pubblicata da Orizzonte Scuola, si sottolinea nuovamente la ‘condizione’ dei diplomati magistrali e la ‘guerra’ condotta contro il Miur che, a distanza di 14 anni (il Consiglio di Stato parlò di ‘eccesso di potere’), ha dovuto ammettere il titolo abilitante all’insegnamento e che, quindi, la collocazione in terza fascia era illegale mentre spettava di diritto la collocazione in seconda fascia come per tutto il personale abilitato.
Diplomati magistrale in GaE: ‘Perché è un nostro diritto’
‘Tuttavia è palese – si legge nella lettera – che se tale “eccesso di potere” non vi fosse stato, questi docenti, al pari di qualunque altro docente a suo tempo considerato abilitato (quali erano) avrebbero avuto accesso diretto alle GAE, senza necessità di alcun “concorso”, come avvenuto (prima della chiusura delle GAE) per i laureati SFP e i docenti con abilitazione estera tra i quali un buon numero di diplomati magistrale rumeni a cui il Miur aveva riconosciuto senza alcuna difficoltà (come è giusto che sia) l’abilitazione in base alle norme europee. Quindi, se tutto fosse andato secondo legge, oggi non saremmo qui a discutere se i diplomati magistrale abbiano o meno diritto di accedere alle GAE, sarebbero, semplicemente, in GAE (e senza dover pagare corsi riabilitanti, come quello del 2005).