Via libera finalmente al nuovo contratto sulla mobilità del personale docente, Ata ed educativo 2017/2018: Miur e sindacati hanno siglato anche l’accordo sulla chiamata diretta dei docenti, l’ultimo nodo da sciogliere affinché potessero partire le operazioni dei trasferimenti e dei passaggi di ruolo. Per quanto riguarda le domande, i docenti potranno presentarle da domani, 13 aprile sino al 6 maggio, mentre il personale ATA potrà farlo dal 4 maggio al 24 maggio prossimo. Si attende conferma con l’ordinanza ministeriale, attesa per le prossime ore. Vediamo quali sono i punti principali del contratto che sono stati confermati e quali, invece, le novità.
Contratto mobilità 2017/2018: ecco le novità dopo la firma
I docenti potranno esprimere preferenze sia su ambiti territoriali che su scuole (5 al massimo), non esprimibilità di comuni e distretti e impossibilità, per i docenti titolari di ambito con incarico triennale, di poter esprimere l’ambito di titolarità e la scuola in cui si ha attualmente l’incarico triennale.
Aliquote mobilità territoriale interprovinciale, professionale e immissioni in ruolo
- trasferimenti interprovinciali: 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali;
- passaggi di cattedra e di ruolo: 10%;
- immissioni in ruolo: 60% dei posti liberi dopo i trasferimenti provinciali.
Per quanto riguarda la chiamata diretta, i sindacati sono riusciti a strappare al Miur la delibera del Collegio dei Docenti. La Uil Scuola ha commentato con soddisfazione: ‘Con questo accordo si limita la discrezionalità del Dirigente Scolastico che dovrà attenersi alla delibera del collegio docenti. Limitato al minimo il numero dei requisiti.’