Lo scorso mese di dicembre aveva rassegnato le proprie dimissioni quale Presidente del Consiglio a seguito dell’esito disastroso del Referendum sulla Riforma Costituzionale. A meno di sei mesi di distanza, Matteo Renzi si riprende la poltrona di segretario del Partito Democratico, vincendo le primarie. Si è trattato di un autentico plebiscito, con una percentuale di voti che ha superato il 70 per cento, con i suoi avversari, Orlando ed Emiliano, che hanno raccolto rispettivamente il 21 e il 7 per cento.
Matteo Renzi: ‘Ho imparato dal passato, oggi inizia una storia totalmente nuova’
“Un gigantesco grazie a tutti – ha dichiarato Matteo Renzi – Grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano nel governo del Paese a iniziare da Gentiloni, a cui va tutto il sentimento della nostra vicinanza e amicizia. Ci attendiamo molto da tutti voi che lavorate nel governo e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione. Ho imparato – prosegue l’ex Presidente del Consiglio – che questo non è un partito personale. Quando centinaia di migliaia di persone votano, come si fa a dire che questo è il partito di una persona? Inizia una storia totalmente nuova, il 30 aprile, nel giorno dell’anniversario della morte di Pio La Torre, inizia una nuova partita rivolta al futuro, non la rivincita di quella vecchia. Vogliamo fare una grande coalizione con i cittadini, non con partiti che alla fine non rappresentano nemmeno se stessi. Abbiamo il compito storico di non lasciare l’Italia nella palude. Se saremo in grado di lasciare agli altri il monopolio della paura, del complottismo e della disperazione, daremo significato a chi oggi, saltando il ponte, ha dato fiducia al Partito Democratico”.