Venezia, vandalismo a scuola: porte bloccate e distributori danneggiati

Venezia, nuovi casi di vandalismo a scuola. La scorsa notte si sono verificati, presso il capoluogo veneto, alcuni raid ai danni di diversi istituti del centro storico. Questa mattina, i ragazzi del Liceo Marco Polo (e la sede attinente sita a Santo Spirito) e l’istituto turistico Algarotti, sono stati impossibilitati ad entrare in un primo momento, in quanto hanno trovato le porte degli edifici  bloccate con della colla. Si sospetta che i responsabili abbiano usato un prodotto particolarmente efficace, come l’attack.

Vandalismo a scuola: nuovi casi a Venezia

Aumentano i casi di vandalismo ai danni di scuole. Nuovi eventi si sono registrati nelle ultime ore a Venezia. Gli studenti di alcuni istituti del centro storico si sono visti impossibilitati ad entrare all’interno delle strutture da loro frequentate, a causa degli usci bloccati con della colla. Il personale scolastico, in un primo momento, ha tentato di forzare le serrature, ma senza alcun successo. Proprio per questo motivo, è stato indispensabile l’intervento dei vigili del fuoco, i quali hanno risolto la situazione, consentendo ai ragazzi di entrare nelle rispettive classi.

Venezia: i casi di vandalismo non si fermano qui!

A Venezia i casi di vandalismo ai danni delle scuole sono in costante aumento. Oltre all’episodio delle porte bloccate, a Olmo di Martellago, si sono registrati ulteriori eventi sconcertanti all’interno di elementari e medie. La prima scuola ad essere attaccata dai vandali è stata quella sita in Via Chiesa, presso cui pare siano stati arrecati danni molto gravi.
Alcuni balordi sono riusciti ad entrare forzando le porte e manomettendo armadi blindati. Probabilmente si tratta di ladri, infiltratisi per rubare qualcosa, ma hanno trovato poco o niente. Altro caso da menzionare è quello accaduto presso la scuola primaria Giovanni XXIII di via Olmo. Questa volta, gli intrusi hanno “lavorato” sul distributore di caffè, razziandolo e lasciandolo in pessime condizioni. Insomma: tanta barbarie e distruzione, per dei bottini davvero infimi!
Fonti:
Venezia Today
La Nuova di Venezia