Docente, mestiere a rischio? Obbligo alcoltest per la sicurezza nella scuola

E’ giusto obbligare i docenti della scuola all’ alcoltest? La polemica sul test con l’etilometro nelle scuole è nata tempo fa, ma a quanto pare non si è placata nonostante le promesse. La Repubblica aveva pubblicato lo scorso settembre un articolo in cui venivano riportate le parole del presidente dell’Asapi (l’associazione delle scuole autonome del Piemonte) Tommaso De Luca: “Quando abbiamo fatto presente (alla Regione, ndr) l’inutilità di questo obbligo e i problemi organizzativi, oltre che di costi, ci era stato assicurato che sarebbe stato risolto in tempi brevi, ma è passato più di un anno e siamo sempre allo stesso punto”. Eppure in un articolo di marzo di quest’anno ripresentava il problema: il test on l’etilometro è ancora richiesto e chi lo rifiuta può essere sottoposto a sanzioni e sospeso dalle mansioni. Per quale motivo?

Alcoltest a scuola: docenti fra i mestieri a rischio

Il test alcolemico nella scuola deriva dall’applicazione di una Delibera della Giunta regionale Piemontese, che individua “il divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche per lavoratori che svolgono determinate mansioni a elevato rischio infortunistico”. Tra questi sono inclusi coloro che svolgono “attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado”. Inclusi insieme a chi lavora “con impiego di gas tossici, nella sanità e con armi”. Qualcuno, nel commentare, ha fatto notare l’assurdità di continuare a ignorare il fenomeno del burnout, ma perseguire comportamenti che potrebbero esserne la conseguenza. Se il mestiere di insegnante è ad alto rischio, perché non viene adeguatamente tutelato?

Test con l’etilometro: i docenti protestano

I docenti protestano contro l’obbligo dell’alcoltest, ma più che altro perché la considerano una richiesta vessatoria. Alcuni, come riporta Repubblica, hanno denunciato il fatto ai sindacati chiedendo se è legittima la richiesta. “Il buonsenso vorrebbe almeno che controlli simili fossero riservati a chi lavora in situazioni ad alto rischio — aveva commentato Pippo Frisone, della Cgil — come chi sta in cucina o gli addetti a macchinari pericolosi. Chiedere a un insegnante di religione o di italiano di sottoporsi all’etilometro per entrare in classe è una forzatura”. E voi cosa ne pensate?

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