Matematica anche alla scuola dell'infanzia?

Studi psicologici affermano che lo sviluppo intellettuale di un essere umano avviene fin da subito. Chi ha studiato psicologia infantile e neurologia, sa che i primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo di un essere umano e sono gli anni in cui si apprende maggiormente. Recenti studi, inoltre, hanno sottolineato l’importanza di tale formazione soprattutto negli anni della scuola dell’infanzia: ciò sta spingendo a sviluppare progetti di formazione adatti a questa fase di età. A tal proposito, Angela D’Onghia, sottosegretario al MIUR, ha proposto l’inserimento della matematica partendo dalla scuola dell’infanzia. Questa idea, però, è piaciuta solo a qualche insegnante.

D’Onghia: matematica dall’infanzia

Il progetto proposto dal sottosegretario è nata durante il convegno “Il 24° problema della matematica – Comunicare: cosa, come, perché organizzato dalla Società di scienze matematiche e fisiche a Bari. Durante l’incontro D’Onghia, pur apprezzando i risultati raggiunti negli ultimi anni in matematica da tanti alunni, ha sottolineato che occorre ancora migliorare.

In questi mesi la legge 107/2015 sta prendendo forma con i vari decreti legislativi. Dopo il riordino della struttura organizzativa della scuola dell’infanzia e con il cambiamento delle classi di età (0-6 anni), seguito dal recente decreto legislativo del 13 maggio 2017, n. 59 sul “Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione” pubblicato in GU il 16 maggio, ora si provvederà anche alla modifica della didattica. Tra le proposte c’è, come si è scritto all’inizio di questo articolo, l’introduzione della matematica anche alla scuola dell’infanzia per aiutare gli studenti alla formazione precoce e di rendere più semplice l’apprendimento della matematica.

Sviluppare la logica fin dai primi anni di vita

E’ ovvio che il cambiamento non riguarderà solo la matematica ma anche lo sviluppo dell’apprendimento di altre discipline come lettura, scrittura, tecnologia e lingua.

(Fonte: miur istruzione)