C’è ancora molta confusione in merito ai compiti che il Personale ATA avrà nei confronti degli alunni disabili, dopo l’entrata in vigore della riforma sul sostegno. In cosa consiste la formazione e specializzazione di cui si parla tanto? Per fare chiarezza, abbiamo deciso di verificare direttamente cosa dice la legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale, ovvero il decreto 66. Vi mostreremo gli articoli che si riferiscono al Personale ATA.
Personale ATA, le mansioni previste dalla riforma sul sostegno
In merito alle mansioni del Personale ATA, il decreto 66 sull’inclusione scolastica (riforma sul sostegno) prevede quanto segue (articolo 3, comma 2, lettere B e C).
2. Lo Stato provvede, per il tramite dell'Amministrazione scolastica: b) alla definizione dell'organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) tenendo conto, tra i criteri per il riparto delle risorse professionali, della presenza di bambine e bambini, alunne e alunni, studentesse e studenti con disabilita' certificata iscritti presso ciascuna istituzione scolastica statale, fermo restando il limite alla dotazione organica di cui all'articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni; c) all'assegnazione, nell'ambito del personale ATA, dei collaboratori scolastici nella scuola statale anche per lo svolgimento dei compiti di assistenza previsti dal profilo professionale, tenendo conto del genere delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, nell'ambito delle risorse umane disponibili e assegnate a ciascuna istituzione scolastica;
L’assistenza data agli alunni disabili dal Personale ATA, in base alla legge, dipenderà dal profilo professionale e dal sesso dell’alunno. I compiti del collaboratore scolastico non cambiano rispetto a quelli previsti dal CCNL scuola. Si occuperà di accoglienza, sorveglianza, vigilanza e assistenza durante il pasto nella mensa. Assisterà gli alunni nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse e per l’uso dei servizi igienici e della cura dell’igiene personale. Proprio per questo, la scelta del collaboratore verrà fatta in base al sesso dell’alunno.
Sostegno e formazione per gli ATA
La riforma sul sostegno prevede anche che il Personale ATA partecipi periodicamente a iniziative formative per sviluppare le competenze necessarie all’assistenza dei disabili. Di seguito l’articolo 13, comma 3 della legge.
Il piano di cui al comma 1 individua, nell'ambito delle risorse disponibili, anche le attivita' formative per il personale ATA al fine di sviluppare, in coerenza con i profili professionali, le competenze sugli aspetti organizzativi, educativo-relazionali e sull'assistenza di base, in relazione all'inclusione scolastica. Il personale ATA e' tenuto a partecipare periodicamente alle suddette iniziative formative.