La ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, ha confermato anche per il prossimo anno scolastico 2017/2018 la ‘card dei docenti’, il bonus da 500 euro per la formazione e l’aggiornamento professionale. Resta da vedere se ci saranno ulteriori novità dopo quelle, poco gradite per la verità, introdotte quest’anno.

Bonus 500 euro, i dati ufficiali del Miur sull’utilizzo nell’anno scolastico 2016/2017

Come riportato dal sito del quotidiano ‘Repubblica’, le statistiche parlano di due docenti su tre che hanno utilizzato la “card”, in questo suo secondo anno di vita. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Istruzione, aggiornati allo scorso 23 maggio, i docenti di ruolo che si sono registrati al servizio sono stati 480.300 su una platea di 720.000 (dunque il 66 per cento, due su tre come si diceva poc’anzi). I buoni spesa impiegati sono stati 427.533: questo significa che circa 52.500 insegnanti si sono iscritti al servizio, ma hanno deciso di non utilizzarlo. Su un plafond di 381 milioni di euro, quelli messi a disposizione dal Governo, ne sono stati spesi 229 milioni.

Ministra Valeria Fedeli conferma bonus 500 euro anche per il prossimo anno

Dunque, il 33 per cento dei docenti ha deciso di non aderire all’iniziativa, anche perché non sono stati pochi i problemi incontrati anche quest’anno. Tra i punti maggiormente criticati dal personale docente di ruolo, senza dubbio, il passaggio dall’accredito sui conti correnti degli insegnanti (così si era operato in occasione del debutto del bonus da 500 euro) alla procedura informatizzata di quest’anno. ‘Repubblica’ ha sottolineato anche la ‘scarsa propensione digitale degli insegnanti meno giovani’, oltre alla ‘difficoltà di accesso alla piattaforma da parte dei 32.800 esercenti aderenti (11.300 rivenditori di hardware e software, 11.000 per la formazione e l’aggiornamento, 5.670 librerie, quindi 1.100 teatri e 1.049 musei)’.