Il rinnovo delle graduatorie d’istituto, dove sono collocati oltre 300mila insegnanti, si sta trasformando in un vero pasticcio – così si legge in una nota diffusa dal sindacato Anief, sottolineando come la tempistica di valutazione delle domande, da parte delle segreterie scolastiche, sia davvero troppo ristretta.
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Graduatorie di istituto, attesa una valanga di ricorsi
Come Anief, anche le altre organizzazioni sindacali stanno protestando per chiedere di rivedere la tempistica di valutazione delle domande, da parte delle segreterie scolastiche, davvero troppo ristretta: di fatto, i giorni utili per la valutazione delle domande saranno veramente pochi, meno di una settimana, senza considerare le altre incombenze e scadenze che caratterizzano il lavoro degli assistenti amministrativi nel mese.
Tra l’altro, le graduatorie d’istituto mai come quest’anno rischiano di essere riviste in continuazione per via delle decisioni prese in tribunale. I ricorsi riguardano il divieto di aggiornamento della prima fascia per chi inserito a pieno titolo o con riserva; il mancato inserimento in seconda fascia dei docenti abilitati ITP, AFAM, Educatori, Diplomati magistrale a indirizzo linguistico, Idonei ultimi concorsi, gli abilitati all’estero in attesa del riconoscimento del titolo in Italia; l’esclusione dalla terza fascia dei laureandi già iscritti alle sessioni di laurea. Come è pure contestata la parziale valutazione del servizio militare e di accesso a Scienze della formazione primaria. Anief ha poi deciso d’impugnare la considerazione dei titoli sulla tabella di valutazione.