I docenti del Sud NON tornano a casa

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Per i docenti del sud sarà molto difficile tornare a casa quest’anno. Il dialogo sulle assegnazioni provvisorie prosegue ma senza aperture da parte del Miur. Il Coordinamento Nastrini Liberi Uniti emette un comunicato stampa al riguardo che pubblichiamo integralmente.

È dal 29 dicembre dello scorso anno che denunciamo il fatto che il 30% dei posti riservati alla mobilità non avrebbe risolto nulla. Una percentuale troppo bassa su un numero comunque esiguo di posti. I docenti della scuola primaria delle regioni del sud, assunti in virtù di fasi discriminatorie dalla L. 107 e mandati lo scorso anno con la forza ad occupare cattedre nelle province del nord, lì resteranno. Siamo stanchi di tutto questo e diamo voce a tutte le colleghe e a tutti i colleghi che hanno sperato ancora una volta ed ora, ancora una volta, sono stati beffati.

I numeri parlano inesorabili: su 700 docenti della scuola primaria trasferiti al nord nella sola provincia di Napoli, solo 37 hanno ottenuto il trasferimento. In Calabria una decina come pure in Abruzzo e Basilicata. A Catania su 1000 docenti solo una cinquantina potrà gioire. Ricordiamo che i docenti esiliati, “deportati”, vittime della 107 sono circa 30mila. Oltre 9mila nella sola Sicilia e oltre 7mila nella sola Campania. Basta questo per comprendere la portata di un problema che sembra non trovare una via d’uscita. Sono numeri ridicoli e drammatici. Pochissimi docenti rientrano a casa, beneficiari nella maggior parte dei casi di precedenze.

E’ facile dire che il 42% degli insegnanti ha ottenuto il trasferimento quando in questa percentuale sono compresi i trasferimenti provinciali o gli spostamenti che molti dei docenti spediti al nord hanno ottenuto dalle prime sedi di destinazione verso altre scelte solo perché ritenute più comode. Perché magari c’è un aeroporto o un parente su cui contare.

Basta prese in giro, questo è un accanimento. Abbiamo fatto domande al buio, i posti disponibili in moltissime province non sono stati neppure pubblicati e siamo al punto di partenza. Con quale coraggio ora si può parlare ancora di applicare restrizioni e vincoli anche ai provvedimenti di ricongiungimento temporaneo quali le assegnazioni provvisorie? Siamo stanchi, davvero stanchi di sentire promesse e rassicurazioni da più fronti. Stanchi sì, ma motivati a non demordere perché sappiamo di essere nel giusto.

Coordinamento Nastrini Liberi Uniti

Abruzzo – Francesca Carusi

Basilicata – Magda Dalessandri

Calabria – Rosita Ceraldi

Campania – Anna Chianese

Sicilia – Anna Dorotea Privitera

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