Concorso scuola, decreto 24 CFU Miur: a che punto siamo?

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Si parla dei 24 CFU da quando il DL 59/2017 ha introdotto il nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola secondaria: dal Miur si attende il decreto che ne definisca i dettagli. Come da decreto 59, per diventare docenti della scuola adesso occorre superare un concorso e il percorso FIT. I 24 CFU/CFA diventano necessari per l’ammissione al concorso. I requisiti di accesso, così come stabilito dalla normativa sono la laurea (magistrale o a ciclo unico, o diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, o ancora titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) e 24 crediti formativi universitari o accademici, denominati CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche (almeno 6 crediti devono essere in almeno 3 dei seguenti 4 ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche. Il decreto del Miur dovrà definire i dettagli. Dopo un’interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Vacca (M5S) e Ghizzoni (PD), dal Miur giungono novità in merito al decreto.

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Il Miur a che punto è col decreto dei 24 CFU?

Dato che alcuni enti di formazione stanno proponendo corsi per acquisire i CFU, nonostante manchi ancora il decreto, è stata presentata un’interrogazione in VII Commissione cultura alla Camera, per chiedere al Miur come comportarsi e che i corsi siano gratuiti. A rispondere è stato il sottosegretario Toccafondi, che ha chiarito che queste proposte formative sono estranee al Ministero. Ha anche assicurato che le procedure per l’emanazione del Decreto sono iniziate e che saranno definiti i seguenti dettagli:

  • i settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali sono acquisiti i 24 CFU/CFA;

  • gli obiettivi formativi;

  • le modalità’ organizzative del conseguimento dei crediti in forma extra-curricolare;

  • gli eventuali costi a carico degli interessati;

  • gli effetti sulla durata normale del corso per gli studenti che eventualmente debbano conseguire detti crediti in forma aggiuntiva rispetto al piano di studi curricolare.

Si spera che i costi siano contenuti e soprattutto proporzionati al reddito.

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