L’Aran, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha pubblicato un comunicato attraverso il quale si procede alla convocazione, per il prossimo 27 giugno, delle Confederazioni sindacali rappresentative per un incontro riguardante la stagione contrattuale 2016-2018, al fine di individuare un percorso condiviso per un più proficuo avvio dei negoziati relativi a ciascun comparto e area, che impegneranno le parti nei prossimi mesi.
Scuola, rinnovo contratto ultime notizie: Aran convoca i sindacati per il prossimo 27 giugno
Si tratta, pertanto, di un incontro diretto ad individuare le tematiche per i prossimi rinnovi contrattuali, nell’ambito dei quali occorrerà affrontare i problemi di armonizzazione dei nuovi contratti con le norme di legge intervenute dopo il periodo di sospensione dell’attività negoziale ed, inoltre, stabilire discipline comuni e convergenti all’interno dei nuovi comparti e delle nuove aree di contrattazione, individuati dall’Aran e dalle Confederazioni sindacali nell’accordo siglato il 13 luglio 2016.
Ricordiamo come una settimana fa, il 14 giugno, la Ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli avesse incontrato al Miur le Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del contratto (di comparto e dell’area dirigenziale) del settore ‘Istruzione e Ricerca’, che comprende i dipendenti di Scuola, Università, Alta formazione artistica musicale e coreutica, Enti pubblici di ricerca.
Ministra Valeria Fedeli sul rinnovo contrattuale: ‘I tempi saranno serrati, sono passati troppi anni’
Valeria Fedeli sottolineò come fosse necessario avviare ‘un lavoro importante per la composizione e la condivisione delle linee di indirizzo. Partiranno subito tavoli di approfondimento sui singoli settori (scuola, università, ricerca, Afam), che si concluderanno i primi di luglio. I tempi – ha rimarcato la Ministra – saranno serrati: sono passati troppi anni dall’ultima stagione contrattuale, non è possibile attendere ancora. Il riconoscimento professionale ed economico di chi sta nella Scuola, nell’Università, nell’Afam, nella Ricerca è centrale. Dobbiamo ribadirlo con forza. Perché è da qui che riparte la possibilità di crescita effettiva e vera del Paese”.