Si torna a parlare di contratto e anche la Flc-Cgil vuole farsi sentire in materia. Attraverso una nota pubblicata sul proprio sito Web, il sindacato informa in merito al Convegno che si terrà a Roma, mercoledì prossimo, 12 luglio presso la Cgil, Sala Di Vittorio, in Corso d’Italia 25, Convegno al quale interverranno la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso e il segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli.
Sblocco contratto scuola, ultime notizie: il 12 luglio incontro Fedeli-Camusso-Sinopoli
Al Convegno sono invitate le associazioni professionali dei docenti visto che si parlerà di docenza scolastica e di contratto. Parteciperanno anche il Prof. Massimo Baldacci (Università di Urbino), il Prof. Pietro Lucisano (Università di Roma la Sapienza), il Prof. Mario Ricciardi (Università di Bologna).
La Flc-Cgil ha sottolineato come un lavoro, una professionalità , una funzione così decisiva come quella docente per la società italiana non possono rimanere così a lungo privi di contratto senza che non si abbiano conseguenze negative sul corpo vivo della scuola italiana.
Tanto più se questo tempo ha visto intervenire i Governi di varia tendenza non per accompagnare la scuola e la docenza ad affrontare la crisi economica sociale e politica che l’Italia sta tuttora attraversando ma per additarla come una delle cause dell’inefficienza e dei ritardi del cosiddetto sistema Paese.
La FLC CGIL non ha mancato di denunciare e contrastare la campagna di denigrazione iniziata dai governi di destra e continuata via via anche dai successivi governi sia per supportare una feroce politica dei tagli agli organici (meno 130.000 unità di personale dal 2008 al 2011) sia per introdurre misure di stampo autoritario, riduttive della democrazia e mortificatrici della professionalità di tutti gli operatori scolastici.
Occorre riprendere le fila di un discorso interrotto sui contenuti del lavoro docente, sulla sua irriducibile sfera di libertà , sulla valorizzazione di una professionalità che continua a mantenere un’alta considerazione sociale.
La FLC CGIL ha pronta la sua piattaforma contrattuale dal 2015 e insieme con gli altri sindacati scuola ha tracciato delle linee di valorizzazione professionale che non elude nessun problema sul tappeto: l’orario, la progressione di carriera, il riconoscimento del lavoro aggiuntivo, il contributo ai processi di democrazia e di condivisione che devono stare alla base del lavoro scolastico.
La Flc-Cgil ha sottolineato come un lavoro, una professionalità , una funzione così decisiva come quella docente per la società italiana non possono rimanere così a lungo privi di contratto senza che non si abbiano conseguenze negative sul corpo vivo della scuola italiana.
Tanto più se questo tempo ha visto intervenire i Governi di varia tendenza non per accompagnare la scuola e la docenza ad affrontare la crisi economica sociale e politica che l’Italia sta tuttora attraversando ma per additarla come una delle cause dell’inefficienza e dei ritardi del cosiddetto sistema Paese.
La FLC CGIL non ha mancato di denunciare e contrastare la campagna di denigrazione iniziata dai governi di destra e continuata via via anche dai successivi governi sia per supportare una feroce politica dei tagli agli organici (meno 130.000 unità di personale dal 2008 al 2011) sia per introdurre misure di stampo autoritario, riduttive della democrazia e mortificatrici della professionalità di tutti gli operatori scolastici.
Occorre riprendere le fila di un discorso interrotto sui contenuti del lavoro docente, sulla sua irriducibile sfera di libertà , sulla valorizzazione di una professionalità che continua a mantenere un’alta considerazione sociale.
La FLC CGIL ha pronta la sua piattaforma contrattuale dal 2015 e insieme con gli altri sindacati scuola ha tracciato delle linee di valorizzazione professionale che non elude nessun problema sul tappeto: l’orario, la progressione di carriera, il riconoscimento del lavoro aggiuntivo, il contributo ai processi di democrazia e di condivisione che devono stare alla base del lavoro scolastico.