La ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, continua ad insistere sull’avvio regolare del prossimo anno scolastico 2017/8 ma c’è molto scetticismo un po’ ovunque e le ragioni sono facilmente comprensibili.

Scuola, anno scolastico 2017/8: le promesse impossibili della ministra Valeria Fedeli

Lo ha sottolineato il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, il quale ha spiegato per quali motivi possiamo pensare ad un nuovo caos a settembre: ‘Spostare poco più di 15mila posti dall’organico di fatto a quello di diritto è stato uno specchietto per le allodole – ha dichiarato Pacifico – I posti da assegnare ai vincitori di concorso, a chi sta nelle GaE e alle immissioni in ruolo dovevano essere molti ma molti di più. Le cattedre di sostegno rappresentano al meglio questa politica dell’apparenza, poiché quest’anno si potrebbero sfiorare i 50mila contratti annuali, di cui quasi 5mila solo in Sicilia. Anche sulle discipline ci saranno diversi problemi: molte delle 52mila immissioni in ruolo andranno vacanti, proprio laddove le GaE sono prive di candidati. E siccome il personale inserito nelle graduatorie d’istituto non può essere reclutato, pure quei posti andranno a supplenza. Il deficit di assunzioni non risparmia il personale Ata, le cui immissioni in ruolo sono congelate da anni. Per non parlare dei 1.900 posti da preside e 1.700 da Dsga che andranno in reggenza. La conclusione è che tanto è stato fatto, con la riforma Renzi sbandierata ai quattro venti come epocale e salvifica, per rimanere tutto così com’era prima.’

Scuola, assunzioni 2017/8: Anief ‘Ecco i risultati del fallimento dei dilettanti che scrivono leggi e decreti attuativi’

Anief, in una nota pubblicata sul proprio sito Web, ha riportato quanto scritto dal quotidiano Repubblica, in merito al fatto che anche quest’anno “si ripeterà l’eterna storia del precariato, con le giuste e sacrosante rivendicazioni di chi lavora per anni e pretende la stabilizzazione. Detto in parole povere è il fallimento evidente di chi con dilettantismo si è messo a scrivere prima la legge e poi i decreti delegati attuativi. Per la parte relativa a reclutamento e a organici del personale. Ma non pare che le cose vadano meglio per quanto riguarda altre materie, come l’integrazione per le persone con disabilità’.
‘Visto che il numero di alunni disabili è in aumento continuo e sensibile – ha sottolineato Pacifico a proposito della questione sostegno – per voltare pagina, servivano provvedimenti adeguati ed efficaci. Invece, a settembre ci ritroveremo con un posto su tre di sostegno ancora una volta in deroga, perché in questo modo lo Stato risparmia sui mesi estivi e mantiene il personale in stato di precarietà. Mandando all’ortiche, come dice giustamente la Fish, tutte le belle speranze sulla continuità didattica.’