Altro che eliminare la supplentite. Anche per il nuovo anno scolastico 2017/8 torna il consueto ritornello delle supplenze, con buona pace del contingente predisposto dal Miur. Il sindacato Anief torna a parlare di supplentite, prendendo come esempio la regione Emilia Romagna che, addirittura, ha ‘bruciato’ un terzo delle proprie immissioni in ruolo per ‘mancanza di docenti’: infatti su 3.668 posti di ruolo messi a disposizione, saranno solamente 2.371 gli insegnanti assunti.

Immissioni in ruolo 2017/8 ultime notizie: in Emilia Romagna ‘bruciati’ un terzo dei posti

In realtà, come ben sappiamo, gli insegnanti abilitati ci sono, eccome: solo che chi amministra la scuola continua a tenerli ‘congelati e a sottoporli con il nuovo reclutamento ad una nuova e lunga tornata formativa che, nella migliore delle ipotesi, li porterà in cattedra non prima di diversi anni. La situazione è drammatica soprattutto per alcune materie come la matematica e le scienze alle medie e alle superiori, dove le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie di merito sono rimaste senza candidati.

Immissioni in ruolo 2017: Anief ‘Continuità didattica resta un miraggio’

Il mancato spostamento nelle graduatorie senza più candidati di docenti già abilitati, collocati in seconda fascia d’istituto, unito all’eccessiva severità operata delle commissioni del concorso a cattedra nell’esaminare docenti già selezionati e formati allo scopo, costa agli stessi la mancata assunzione a tempo indeterminato. E alle scuole la presenza di un congruo numero di docenti di ruolo, con la continuità didattica che continuerà a rimanere un miraggio. Con il risultato finale, inevitabile, che si andrà a ingrossare il già alto numero di supplenti annuali. Anief denuncia così la situazione creatasi in Emilia Romagna e, in precedenza, anche in Lombardia.

Anief, Pacifico: ‘Mancate immissioni in ruolo, si rischia di veder sfumare 15-20mila assunzioni’

Il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha commentato così: ‘Speriamo di sbagliarci ma se anche nelle altre regioni si dovesse confermare questo trend di mancate immissioni in ruolo, si rischia di vedere sfumare tra le 15mila e le 20mila assunzioni a tempo indeterminato, facenti capo alle quasi 52mila fissate dal Miur. Considerando che ad oggi abbiamo almeno 90mila supplenze annuali sicure, di cui la metà su sostegno, andranno pure vanificate le 16mila cattedre spostate quest’anno dall’organico di fatto a quello di diritto, ritrovandoci a settembre con più supplenze annuali dell’anno scorso. A quel punto, il piano di cancellazione delle supplentite, predisposto dal Governo Renzi, non sarà più alle corde, ma avrà mostrato tutta la sua pochezza’.