Il quotidiano ‘Il Messaggero’, nell’edizione di oggi, sabato 26 agosto, ha riportato la notizia relativa al docente considerato come ‘il più noto caso di persecuzione da parte della Pubblica Amministrazione che si sia mai verificato nella scuola’.
A tal proposito, si è costituito un comitato nazionale, formato soprattutto da colleghi di diverse città italiane, a sostegno di Adriano Fontani, l’insegnante del Senese licenziato dopo una serie di provvedimenti disciplinari.
Scuola, il caso più clamoroso di mobbing nei confronti di un docente: licenziato, ora lo difende un comitato nazionale
L’insegnante è stato protagonista di diverse forme di protesta contro quello che ha sempre definito un’azione di mobbing mossa nei suoi confronti, una serie di contestazioni che si sono ripetute nel corso del tempo fino al licenziamento.
La sua vicenda e la sua esperienza è stata addirittura al centro anche di iniziative parlamentari.
Il Comitato ha redatto un documento all’interno del quale si legge:
‘L’insegnante è comprovatamente da sempre molto amato e rispettato per le sue doti umane e professionali, non solo dagli alunni e rispettive famiglie, ma perfino stavolta dalla dirigenza, da tutti loro è stato difeso più volte nel corso di questi anni’, ma l’istituzione scolastica ‘non ha mai voluto considerare queste testimonianze mentre ha sempre usato contro di lui quelle delle sole 3-4 colleghe su 100, che di volta in volta han cercato e trovato a suo carico’.
Il docente, si legge nel comunicato ‘è stato licenziato con l’unica motivazione di aver esternato gli abusi che subiva e vedeva impuniti nella sua scuola. La lunga persecuzione a suo carico in corso dal 2004 ed il licenziamento in tronco con cui ora essa è culminata, vogliono essere a nostro avviso solo un monito esemplare, un atto di intimidazione per tutti coloro che non accettano i soprusi e le ingiustizie’.
