Il tema Vaccini è un argomento sempre più caldo e discusso in questi ultimi mesi. Oggi, 28 Agosto 2017, sono state rese note le recenti dichiarazioni del ministro dell’istruzione Valeria Fedeli circa la consegna nelle scuole italiane della documentazione inerente all’avvenuta vaccinazione dei bambini. Ebbene, il ministro Fedeli ha dichiarato categoricamente: ‘No, non credo ci saranno proroghe’. Il politico ha avuto modo di ribadirlo durante un’intervista ai microfoni di Radio24.
La Fedeli ha aggiunto inoltre: ‘E’ un’estate complicata, ma sono ottimista. Durante il dibattito, seppur acceso e contrastato, sui vaccini, si è diffusa una maggiore consapevolezza circa la loro importanza’. Fedeli non ha nascosto tuttavia di essere preoccupata a causa del ‘carico burocratico’ che ricadrà sugli istituti scolastici italiani. Il ministro dell’istruzione pone invece in secondo piano il presunto problema rappresentato da genitori riluttanti a far vaccinare i loro bambini, che non sarebbe più di tanto gravoso, rispetto a quello precitato.
Vaccini: le ultime dichiarazioni di Fedeli al 28 Agosto, la situazione nelle scuole italiane
Nelle ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro Valeria Fedeli ai microfoni di Radio24, al 28 Agosto, il politico si vede preoccupato per la parte burocratica del processo nelle scuole italiane. La situazione all’interno degli istituti sarebbe di difficile gestione, ed il problema sarà evidente a tutti a partire dai prossimi giorni, ha dichiarato la stessa Fedeli. ‘Stiamo avvertendo un lavoro fatto tra uffici scolastici regionali e provinciali – ha detto – con gli enti locali e con il servizio sanitario locale per facilitare l’acquisizione della documentazione ai genitori…’. Questo è stato l’elemento principale di cui si è occupato il Ministero dell’istruzione.
Vaccini: la prenotazione basterà per i bambini della fascia 0-6 anni
Fedeli ha comunque confermato che l’accesso all’istruzione potrà avvenire solo tramite la prenotazione alle vaccinazioni per la fascia anagrafica ‘0-6 anni’. In tal caso, il genitore non ha alcuna responsabilità (ha spiegato il ministro), in quanto possono verificarsi casi in cui ci sia stata la richiesta effettiva, ma che la struttura sanitaria non dia subita la disponibilità. Fedeli ha concluso: ‘Se però un genitore non ha fatto vaccinare un figlio e continua a mantenere un atteggiamento contrario, il lavoro da fare come istruzione è proprio motivarlo…’.
Fonte:
Ansa.it