Oggi inizia il nuovo anno scolastico: alcuni insegnanti e personale ATA hanno preso il ruolo e stanno firmando il contratto presso la loro nuova sede, mentre altri insegnanti sono impegnati con i collegi docenti. Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica: infatti mancano all’appello ancora tanti personali ATA e docenti in tutta Italia. Attualmente restano vacanti ben 15.000 cattedre e si prevedono 85mila supplenze annuali che però difficilmente – secondo alcuni sindacati – saranno assegnate entro la prima campanella. Mancano soprattutto gli insegnanti di matematica, soprattutto nelle scuole medie, e di sostegno.
Mancano 15.000 cattedre
A Venezia, ad esempio, comincerà l’anno scolastico con 3.000 docenti per le troppe rinunce. Sebbene l’Ufficio scolastico regionale ha assegnato in sei giorni ben 3738 nomine in ruolo a insegnanti di scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado e di sostegno non è riuscito a beneficiare delle 6224 cattedre concesse MIUR. Sono rimasti vacanti 2811 posti, che saranno coperti dovranno essere rimpiazzati da supplenti. Daniela Beltrame, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, denuncia tre cause che hanno portato a questa conclusione:
- la scarsità di aspiranti specializzati per il sostegno;
- l’esaurimento delle graduatorie;
- le rinunce, che sono state comunicate dai candidati non presenti alle convocazioni dopo aver ricevuto la nomina d’ufficio.
In Veneto mancano insegnanti mentre in altre regioni non ne bisogno: il paradosso della Buona Scuola
Molti si chiedono il motivo della rinuncia ad un posto a tempo indeterminato. Il motivo è molto semplice: sono gli insegnanti inseriti nelle graduatorie a esaurimento con riserva, perché in attesa dell’esito del ricorso presentato in passato per entrare di ruolo. Se ora accettano l’assunzione e poi il responso del ricorso dovesse dare loro torto rischierebbero il licenziamento e non potrebbero più partecipare al concorso dedicato, previsto nel 2018 e con procedure agevolate.
In altre regioni la situazione è diversa. Ad esempio in Campania le nomine sono 691 per 1.550 posti autorizzati dal Miur, in Molise il contingente è di 370 specializzandi per 35 immissioni in ruolo.