Da sempre, lo stereotipo del maestro di scuola (proveniente da racconti quali Pinocchio di Carlo Collodi o il libro Cuore di Edmondo De Amicis) è quello dell’insegnante arcigno, occhialuto, con tanto di bacchetta in mano ed avanti con l’età. Che gli anziani siano forieri di saggezza ed insegnamenti non lo mette in dubbio nessuno e nessuno toglie loro i meriti. Tuttavia, essere un giovane insegnante è probabilmente l’ideale per i ragazzi di oggi all’interno delle scuole. E’ inutile negare che nella nostra epoca, gli adolescenti siano molto più problematici e sensibili rispetto a quelli di qualche anno fa. Che l’adolescenza sia un passaggio delicato per tutti è un dato di fatto ed in un’epoca in cui il nichilismo e l’incertezza per il futuro sono all’ordine del giorno, il giovane studente ha più che mai bisogno di un docente ‘fratello maggiore’, che comprenda le sue paure e problemi.

Scuola: il ruolo del professore ragazzo è l’ideale ai giorni nostri

In questo articolo ci sentiamo in dovere di citare la giovane Gaia, divenuta docente di ruolo a soli 22 anni. La ragazza insegnerà al professionale Comandini di Galeata e all’istituto Aeronautico di Forlì. Gaia è diplomata all’istituto tecnologico di Forlì ed è ha ricevuto la sua prima supplenza a soli 19 anni. La baby prof, a dir poco entusiasta, ha confessato al Resto del Carlino: ‘Mi ero diplomata pochi mesi prima, non me l’aspettavo’. Gaia ha aggiunto che la sua è stata un’esperienza tanto strana quanto stupenda.

Una scuola rinnovata dalla presenza giovanile

L’esperienza di Gaia insegna a tutti i ragazzi che intendono intraprendere la carriera di docente a non arrendersi. Certo, al giorno d’oggi il ruolo professionale di insegnante non è certo tra i più facili per quanto riguarda l’accesso, né tanto meno il più conveniente dal punto di vista remunerativo forse. Eppure, mai come ora la scuola italiana ha bisogno di giovani leve che sappiano stare accanto agli studenti, divenendo non solo semplici insegnanti per loro, ma anche maestri di vita.
Non dimentichiamo inoltre che una ventata di aria fresca all’interno dei nostri istituti garantirebbe anche metodi di studio e di insegnamento più stimolanti per i ragazzi, i quali al giorno d’oggi sono sempre più restii a frequentare la scuola per darsi già al mondo del lavoro, oppure a strade meno nobili che è meglio non menzionare. Proprio per questo, ci sentiamo in dovere di riportare questa stupende parole di Gaia, che si commentano da sole: ‘Vorrei educare i ragazzi e non solo trasmettere nozioni. Vorrei essere per loro un punto di riferimento’.