Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, è tornato a parlare di scuola, attaccando duramente il Miur per la situazione che ogni anno si viene a creare nelle scuole venete. Facendo riferimento al prossimo referendum sull’autonomia che avrà luogo il prossimo 22 ottobre, Zaia ha sottolineato l’esigenza di risolvere il problema delle cattedre scoperte.
Scuola, Luca Zaia attacca: ‘Basta con le cattedre scoperte in Veneto, basta con i docenti reclutati dal Sud’
‘Con l’#autonomia creeremo una scuola funzionale alle esigenze dei nostri studenti: basta cattedre scoperte perché i docenti reclutati dal Sud rinunciano al ruolo! – ha dichiarato Zaia – I bandi di reclutamento degli insegnanti saranno su base regionale, prevedendo compensi adeguati con accordi di secondo livello per chi si impegna a risiedere in Veneto per almeno 10 anni’.
Scuola, Mario Pittoni: ‘I docenti non sono pacchi postali, sì al domicilio professionale nella regione preferita’
Anche il responsabile scuola della Lega Nord, Mario Pittoni, aveva parlato di domicilio professionale nella regione preferita quale soluzione al problema: “I docenti non sono pacchi postali – aveva dichiarato Pittoni – Il nostro meccanismo prevede l’elezione del “domicilio professionale” nella regione preferita. Un’autentica scelta di vita e primo fattore di equilibrio. Una volta chiarito che il confronto in ambito regionale sarà a pari condizioni, il candidato orienterà ovviamente la valutazione di dove concorrere, anche sulla base del proprio grado di preparazione in rapporto alla qualità media degli altri iscritti e dei posti disponibili, innescando un meccanismo virtuoso ispirato – conclude Pittoni – ai principi del federalismo’.