Numeri da record per lavorare nella scuola. Il quotidiano ‘La Stampa’ ha riportato i dati stimati da Miur e sindacati per quanto riguarda le richieste per l’aggiornamento o il primo inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto Ata terza fascia per il triennio 2017/2010: due milioni di domande, un numero raddoppiato a quello registratosi tre anni fa.
Graduatorie istituto Ata 2017/2020: è boom di domande, ecco i numeri da record
Anief: Pacifico ‘Fa pensare questo alto interesse per lavorare nella scuola a stipendi sempre più bassi’
Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico ha commentato così questi dati eclatanti: ‘Fa pensare questo alto interesse per lavorare nella scuola, peraltro per compensi sempre più bassi, meno di mille euro al mese, i più bassi nella PA, se si fa riferimento alle tabelle dell’ultimo Contratto collettivo nazionale, nonostante le mansioni e responsabilità siano cresciute in modo esponenziale. Significa che la scuola rappresenta ancora un punto fermo nella società, sia per gli studenti che per chi vi opera al loro servizio. Malgrado i Governi facciano di tutto per scoraggiare. Ormai siamo al risparmio ad oltranza. Gli stessi precari più fortunati che stipuleranno un contratto annuale, pur lavorando su posti vacanti e disponibili, si ritroveranno tra le mani una supplenza priva delle mensilità di luglio e agosto. Salvo rari casi decisi dai dirigenti scolastici per cause di forza maggiore, – conclude Pacifico – saranno così costretti a presentare ricorso per recuperare gli stipendi dei mesi estivi, sottratti in modo illegittimo.’