La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha risposto ieri alla Camera dei Deputati ad un’interrogazione presentata da alcuni deputati di Fratelli D’Italia-Alleanza Nazionale in merito all’uso dei cellulari e dei tablet in classe.
La numero uno del Miur ha dichiarato come occorra ‘rendere la scuola vero motore di cultura, libertà e di eguaglianza’. Da qui l’esigenza di introdurre “importanti cambiamenti, a mio parere tutti positivi.’ ha sottolineato la Fedeli.
Scuola, le ‘novità sfidanti’ della ministra Valeria Fedeli
“Il giudizio sintetico sul comportamento, in luogo del mero voto numerico, rappresenta una novità necessaria per consentire alle famiglie di comprendere le ragioni sottese alla valutazione; l‘alternanza scuola-lavoro è un’innovazione didattica importante, volta ad acquisire competenze trasversali e ad orientarsi con più consapevolezza verso un futuro di studio e lavorativo. A fronte di numerose richieste di riduzione del percorso di istruzione secondaria superiore da cinque a quattro anni, abbiamo deciso di far partire una sperimentazione a livello nazionale. Sull’edilizia scolastica devo sottolineare – ha proseguito la ministra Fedeli – che come Paese stiamo facendo investimenti molto importanti. I dati parlano chiaro: non sono mai state stanziate tante risorse come in questi anni, con oltre 9 miliardi di euro per migliorare il patrimonio edilizio e rendere le scuole più sicure e gli ambienti di apprendimento più innovativi”.
Scuola, smartphone in classe: ‘Ragazzi dovranno essere guidati dai docenti’
In merito all’utilizzo dei dispositivi tecnologici, questo va guidato – ha sottolineato la ministra – per evitare che i ragazzi possano imbattersi in fake news o diventino vittime del cyberbullismo.
E’ stata istituita un’apposita commissione ‘con il compito di individuare le linee guida dell’utilizzo di device in aula da parte delle ragazze e dei ragazzi, guidati dal docente e come nuovo strumento didattico.’ Se lo desiderate, potete seguirci sulle nostre pagine Facebook dedicate alla scuola come Scuola, ne vogliamo parlare e didattica e multimedialità