La Cub Scuola Università e Ricerca ha assunto una posizione durissima nei confronti della ‘scelta del governo di concedere ai dirigenti scolastici un aumento retributivo di 440 euro netti mensili e tutti in paga base, mentre al personale ne vengono offerti 85 lordi e dunque intorno ai 50 netti, parte dei quali destinati a finanziare il fondo pensione integrativo della categoria e la parte variabile della retribuzione -quindi non garantita a tutti’.
Contratto scuola e aumento stipendi: ‘Al Mef e al Miur si è insediato un gruppo di amanti degli scherzi di cattivo gusto?’
Si sottolinea come venga offerto ‘al personale della scuola un contratto che non si può che definire miserabile’, mentre ‘non è, francamente, elegante premiare i quadri intermedi dell’amministrazione in questo modo’.
Rinnovo contratto scuola: ‘Governo vuole consolidare tradizionale fedeltà dirigenti scolastici’
Cub Scuola sottolinea l’intenzione del governo, attraverso questo aumento, di ‘consolidare la tradizionale fedeltà dei dirigenti scolastici nel momento in cui devono gestire una scuola attraversata da crescenti tensioni’.
D’altro canto, all’interno della nota, si sottolinea come sia assolutamente giusto riconoscere gli aumenti ai dirigenti scolastici a condizione, però, che al personale scolastico venga attribuito un incremento stipendiale di almeno 300 euro netti mensili in busta paga.
Come si può ben vedere, conclude la nota di Cub Scuola, riconosciamo l’opportunità di un incremento di stipendio maggiore della media ai dirigenti scolastici e ci attendiamo di conseguenza che la nostra richiesta, che alcuni giudicheranno moderata, verrà accolta senza difficoltà dal Governo e dai sindacati amici del Governo.’
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