Dopo l’incontro tra Miur e sindacati, il concorso riservato 2018 è diventato un argomento bollente. La Uil ha provato a definire alcune questioni in merito, come riportato nel suo comunicato. Proprio lì, riferisce la possibilità che il concorso venga bandito prima dei tempi previsti per legge, ovvero febbraio 2018. Questo dipende con molta probabilità dall’incombere delle elezioni politiche. Di seguito rispondiamo alle domande più comuni sull’argomento: chi può partecipare e quali sono le prove.

Chi partecipa al concorso riservato 2018

Chiariamo alcuni aspetti del concorso riservato 2018, sotto forma di domanda e risposta.

Chi può partecipare?

Possono partecipare:

  1. i docenti in possesso di abilitazione o specializzazione per il sostegno (entro il 31/5/17);

  2. i docenti tecnico-pratici se inscritti in GaE o nella II fascia delle GI (entro il 31/5/17);

  3. chi è iscritto in Gae o ha superato il concorso 2016 (in regione diversa);

  4. possono partecipare con riserva coloro che sono stati ammessi al III ciclo del TFA sostegno, in vista del conseguimento del titolo entro giugno 2018.

Chi è stato escluso?

Sono esclusi i docenti già di ruolo.

Quali prove ci sono?

È prevista solo una prova orale, di natura didattico-metodologica, senza sbarramento, a cui si assegna il 40% del punteggio complessivo.

Qual è l’obiettivo?

I docenti assunti dalle GRM accedono all’incarico annuale (terzo anno del FIT) e quindi al ruolo. Quando si è assunti dalle GRM si viene depennati da tutte le graduatorie corrispondenti (GAE, Concorso 2016, graduatorie di istituto).

Concorso scuola per abilitati e non: ultime notizie al 23/10

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