Le speranze di tanti insegnanti siciliani esiliati al nord sono rivolte alle prossime Elezioni siciliane del 5 novembre 2017 – Intanto sono passati oltre due anni dall’approvazione della Legge 107/2015 ed ancora oggi molti insegnanti dell’isola sono relegati nelle regioni del nord Italia in attesa di un loro futuro rientro. Da questo punto di vista la situazione sembra più che mai stagnate. Nonostante passino gli anni e in maniera trasversale tutti i politici siciliani sfornino gli slogan in favore dei loro mancati diritti, molti docenti sono sconfortati dalle condizioni in cui si trovano. Di ruolo si ma distanti migliaia di chilometri dalla loro vita e dai loro affetti. Adesso, in vista delle prossime elezioni regionali del 5 novembre molti di questi vedono nel prossimo governo siciliano la propria ancora di salvezza.

Elezioni siciliane, parla l’Assessore alla Famiglia Carmencita Mangano: “Il prossimo Governo siciliano si occupi di riportare a casa gli insegnanti siciliani esiliati”

Su questo argomento il Comitato #NonSiSvuotailSud si è speso tantissimo al fine di ottenere il rientro dei docenti siciliani nei propri territori di residenza. Partendo da queste premesse, oggi è intervenuta l’Assessore siciliana alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, Carmencita Mangano, la quale con alcune sue dichiarazioni cerca di invogliare il prossimo management regionale a dirimere definitivamente la questione e i problemi che stanno vivendo oramai da diversi anni molti docenti ‘esiliati’.
Carmencita Mangano, nota professionista palermitana nonché Assessore tecnico dell’attuale giunta regionale siciliana, a proposito degli obiettivi prioritari del prossimo Governo siciliano dichiara: “I docenti che si sono riuniti nel comitato #nonsisvuotailsud, lamentano di essere stati penalizzati durante il processo di stabilizzazione. In particolare contestano il trasferimento forzato nelle cattedre del nord Italia sotto il ricatto di perdere la possibilità di un contratto a tempo indeterminato”. Prosegue poi la Mangano: “Con il risultato che molte famiglie sono state smembrate pur di accettare il posto fisso “.

Elezioni siciliane: l’Assessore Mangano si auspica che il prossimo governo regionale si occupi del rientro degli insegnanti ‘esiliati’ dall’algoritmo ministeriale

Per quanto concerne le motivazioni di quello che è avvenuto, l’Assessore colpevolizza il famoso algoritmo ministeriale. A tal proposito denuncia le lamentele di molti docenti, i quali riferiscono che proprio il codice di calcolo incriminato e messo in piedi dal Miur non ha affatto tenuto conto dei punteggi maturati dagli stessi nel loro periodo di precariato. Quel punteggio sarebbe dovuto essere preso in considerazione in quanto era utile a stabilire, fino ad allora, la posizione che ciascun docente possedeva nella graduatoria ad esaurimento.
Detto questo, la Mangano crede che giusto e doveroso da parte della politica ascoltare una volta per tutte le istanze dei docenti ingiustamente esiliati al nord Italia. Per queste ragioni, quindi, ella stessa “ritiene indispensabile che, al più presto si ascoltino le ragioni di questi docenti ai quali non è stata nemmeno concessa l’assegnazione provvisoria che avrebbe almeno limitato i danni temporaneamente, in attesa di una soluzione ”.
La responsabile politica regionale alla Famiglia e al Lavoro conclude il suo intervento sostenendo che: “….. il Governo regionale, quello in scadenza o il prossimo che verrà, deve porre il problema al centro dell’attenzione, per riportare a casa questi lavoratori che si definiscono esiliati” e che di fatto, allo stato attuale, lo sono.

Si tratta dei soliti slogan pre elettorali in vista delle Elezioni siciliane o davvero il prossimo governo siciliano si impegnerà a fare rientrare a casa gli insegnanti ‘esiliati’?

Non sappiamo se si tratta delle solite promesse elettorali ma una cosa è certa: sarebbe giusto porre davvero al centro del dibattito la questione dei docenti esiliati al nord per via delle storture della Legge 107/2015. Sarebbe auspicabile (ma non perché lo dice l’Assessore Mangano) che uno dei primi impegni politici di cui il prossimo governo regionale dovrebbe occuparsi sarebbe quello del rientro dei tanti insegnanti ingiustamente trasferiti al nord e non ancora rientrati neanche attraverso le assegnazioni provvisorie.
Fonte: Orizzontescuola.it