Il 10 ottobre 2017 è stato discusso il merito del ricorso 4813/2016 contro l’esclusione dal concorso dei diplomati ITP. Il Giudice ha accolto il ricorso proposto. In questo modo, la sentenza conferma il diritto dei docenti ITP a partecipare alla procedura concorsuale.

Annullato l’art. 3 del D.D.G 106/2017

Il ricorso, proposto dagli avvocati dell’Associazione Sindacale Anief Corrado Resta e Alberto Agusto, chiedeva la partecipazione dei docenti ITP al concorso bandito nel marzo 2016; quindi, impugnava l’articolo 3 del D.D.G 106/2016, pubblicato il 23 febbraio, in quanto ammetteva “a partecipare alla procedura concorsuale esclusivamente i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione”.

Nessun corso abilitante istituito per gli ITP

Molti docenti in possesso del diploma ITP sono inseriti da anni nella terza fascia delle graduatorie d’istituto. Il mancato requisito di partecipazione al concorso deriva dal fatto che non sono stati istituiti corsi di abilitazione per gli ITP. Di conseguenza, i suddetti ricorrenti contestavano la mancata possibilità di ottenimento dell’abilitazione; suddetta abilitazione che avrebbe, quindi, permesso loro di partecipare al concorso docenti del 2016. Così, il giudice del TAR Lazio ha motivato l’accoglimento della richiesta: annullando l’articolo 3 del D.D.G 106/2017, in quanto, “per le classi di concorso di carattere tecnico/pratico non risultano essere state istituite procedure abilitative ordinarie per tale categoria di insegnanti”.

Possibilità di stipula di contratti a TI

Questa sentenza conferma il provvedimento cautelare ottenuto nel giugno 2016 che ha permesso ai ricorrenti di partecipare alle prove suppletive del concorso organizzate dagli Uffici Scolastici Regionali a partire dal mese di aprile 2017.
Quindi, con la sentenza, discussa il 10 ottobre 2017, i docenti che hanno potuto partecipare e hanno superato le prove suppletive potranno chiedere lo scioglimento della riserva e il diritto di poter stipulare contratti a tempo indeterminato nel momento in cui dovessero trovarsi in posizione utile nella graduatoria di merito.