Nonostante siano passati quasi due mesi dalla pubblicazione del “Regolamento per la definizione delle modalità  di svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi al corso, ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 1, comma 217 della legge 28 dicembre 2015, n. 208. (17G00150) (GU Serie Generale n.220 del 20-09-2017)”, del bando di concorso per il reclutamento di circa 2500 Dirigenti scolastici ancora non si sa nulla.
Con molta probabilità  il ritardo potrebbe essere dovuto alla tanto attesa sentenza della Corte Costituzionale che vede coinvolti i Ricorrenti del Concorso per Dirigenti Scolastici 2011 che passerà, ormai, alla storia come il peggior Concorso per il reclutamento dei Dirigenti Scolastici.
Ricordiamo che tale concorso ha visto una partenza fallimentare già dall’inizio con la somministrazione di prove preselettive con numerosi test errati nella formulazione sia delle domande e delle risposte che delle stesse attribuzioni delle risposte esatte inficiando, così, la prova dei candidati.
Per assurdo, infatti, i candidati che avevano imparato a memoria i quiz messi a disposizione dalla banca dati del MIUR 20 giorni prima della prova preselettiva con gli errori succitati hanno superato lo step preselettivo e sono passati a sostenere i due scritti previsti dal dando del 13 Luglio 2011. Diversamente, molti degli aspiranti dirigenti che avevano risposto correttamente alle domande non hanno superato la prova preselettiva perché riconosciute, erroneamente, sbagliate di sistema.
Queste le motivazioni che hanno visto i ricorrenti del concorso 2011 della fase preselettiva ad intentare un ricorso al Consiglio di Stato.
Con la L. 107/2015 (cosiddetta Buona Scuola) si riapre uno spiraglio per i ricorrenti poiché, ai commi 87/88/89 sono definite le modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, volto all’immissione dei soggetti di cui al comma 88 nei ruoli dei dirigenti scolastici. Alle attività di formazione e alle immissioni in ruolo si provvede, rispettivamente, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente e a valere sulle assunzioni autorizzate per effetto dell’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni. Contenzioso relativo ai concorsi per dirigenti scolastici.
Ma, questa volta, pur trattandosi di una Legge del 2015, gli effetti sono retroattivi solo per i ricorrenti dei concorsi 2004/2006 e vengono clamorosamente esclusi, senza un ragionevole motivo, quelli del concorso per Dirigenti del 2011 che avrebbero, anch’essi, diritto poichè “hanno un ricorso pendente in atto”.
Ultimamente, il senatore del PD Giuseppe Lumia ha presentato un emendamento che riguarda, però, solo chi abbia superato almeno la prova preselettiva e abbia un contenzioso in corso escludendo, nuovamente, i ricorrenti delle prove preselettive che sono stati già beffati da prove di accesso deontologicamente e legalmente non corrette e sulle quali non è stata istituita una commissione di inchiesta ad hoc.
Il neo comitato dei ricorrenti alle prove preselettive del concorso per Dirigenti Scolastici 2011 sta raccogliendo numerosissime adesioni e chiede al senatore Lumia ma, anche alle altre forze politiche, di considerare anch’essi come parte lesa di un concorso che li ha visti come vittime di un sistema fatto di inefficienze e criticità.