Interessante iniziativa proposta al Miur stamani da parte di Pompei Finas. Stiamo parlando dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio e la promozione delle iniziative in ambito educativo e formativo sui temi della parità tra i sessi e della violenza contro le donne. Valori come l’educazione alle differenze e la formazione sono del resto dei punti cardine per la crescita e lo sviluppo etico e morale di un buon cittadino. Lo stato deve dunque prendersi la briga di insegnare alla comunità il disprezzo per la violenza, per la crudeltà e per la discriminazione, a favore di un mondo più solidale. Non a caso, come ricorda il Segretario Nazionale Finas Pompei, la prevenzione ad ogni forma di discriminazione è anche citata nel comma 16 della legge 107/2015. Qui di seguito un breve comunicato stampa della presentazione del progetto al Miur. Ringraziamo la Segreteria Nazionale Future is Now per quanto fattoci pervenire.

Miur: comunicato Pompei Finas, educazione e tolleranza

“Viene presentato oggi al Miur l’osservatorio Nazionale per il monitoraggio e la promozione delle iniziative in ambito educativo e formativo sui temi della parità tra i sessi e della violenza contro le donne, riteniamo che  l’educazione alle differenze, e la formazione siano i più validi  strumenti di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Peccato che nel dicastero a guida Fedeli abbiano ignorato la nostra proposta di ampliare le linee guida su bullismo e cyberbullismo a tutela ed  integrazione studentesse e studenti LGBT, questione totalmente ignorata anche nel  piano sull’educazione al rispetto presentato poco tempo fa in pompa magna dal Ministro dell’Istruzione. “Così in una nota il Segretario Nazionale Finas Pompei che prosegue: “Prevenire tutte le discriminazioni è anche citato nel comma 16 della legge 107/2015, ma allo stato attuale studentesse e studenti LGBT sono ancora oggi pesantemente discriminati e vittime di episodi di bullismo e cyberbullismo come dimostrano i recenti casi di cronaca. Chiederemo al Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri cui la Sottosegretaria Boschi ha la delega d’intervenire, non si può ignorare nelle iniziative educative di carattere nazionale tale tema.”