Un vero e proprio scandalo quello scoppiato dopo un’indagine condotta dalla magistratura inquirente della provincia di Cosenza che ha smascherato un losco giro di falsi docenti magistrali e di false specializzazioni all’insegnamento nel sostegno.

Scandalo ‘finti docenti’ in Calabria: il provveditore ordina il depennamento dalle graduatorie

Come riportato dalla ‘Gazzetta del Sud’ edizione online regione Calabria, il provveditore dell’Ufficio Scolastico Provinciale cosentino ha cancellato i ‘finti’ docenti dalle graduatorie ad esaurimento, notificando il provvedimento alle scuole interessate dove si parla di
‘soggetti non in possesso di valido titolo di studio per l’accesso alle graduatorie relative al personale docente di scuola primaria o dell’infanzia‘.
Naturalmente, l’esclusione dei finti docenti avrà come diretta conseguenza l’ammissione di altri docenti che si erano visti superati nell’assegnazione delle cattedre.
L’indagine dei carabinieri è in pieno svolgimento, guidati dal colonnello Piero Sutera e coordinata dal procuratore Mario Spagnuolo, dall’aggiunto Marisa Manzini e dal pm Giuseppe Cava.

Scuola, scandalo finti diplomi: partono i controlli a campione in tutta Italia

Un’indagine che, probabilmente, è solo all’inizio perché gli accertamenti ora si allargheranno a molte altre regioni e scuole: verranno effettuati dei controlli a campione in altri distretti scolastici per identificare l’eventuale presenza dei cosiddetti ‘furbetti’ del diploma.
Gli inquirenti, naturalmente, risaliranno alle identità degli organizzatori della truffa che prevedeva il pagamento di somme di denaro in cambio del rilascio dei diplomi e delle certificazioni: si ipotizza che fosse stato predisposto addirittura un prezziario.
Sarebbe emerso, addirittura, che molti di questi ‘finti docenti’ non avevano nemmeno completato il normale ciclo di studi superiori preferendo, al contrario, la via meno complicata, ossia quella di comprare direttamente il diploma.