Oramai non c’è più alcuna scusante: i vaccini sono obbligatori per gli alunni di qualsiasi scuola: da 0 a 16 anni. Questa norma è stata stabilita dal decreto vaccini, riconosciuta ufficialmente come legge il 28 Luglio 2017. Inoltre, lo scorso 31 Ottobre è scaduto il termine ultimo per presentare la certificazione e l’autocertificazione attestanti l’avvenuta vaccinazione sull’alunno per la conseguente iscrizione scolastica, a partire da quest’anno. A ricordarlo è l’Ansa in una delle sule ultime videonews. Le vaccinazioni indiscutibili ed obbligatorie sono in tutto 10, tra cui è prevista quella contro la poliomielite, difterite, tetano ed epatite B.

Scuola: vaccinazioni obbligatorie ed in maniera permanente

Le vaccinazioni obbligatorie per iscriversi a scuola sono in tutto 10 e risultano essere permanenti. Quattro sono tuttavia obbligatorie fino a successiva valutazione, dopo una verifica triennale. Le quattro di cui stiamo parlando sono quelle per il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella. In caso di autocertificazione, i genitori dell’alunno (o chi ne fa le veci) avranno tempo fino al 10 Marzo per poter consegnare l’opportuna e completa documentazione.

Vaccini: gli screening sono del tutto inutili

Intanto, la federazione degli ordini dei medici ha reso nota l’inutilità dei test genetici prevaccinali. Alcuni antivaccinisti sostengono, infatti, che sia necessario effettuare sul bambino uno screening genetico, prima di effettuare le vaccinazioni. Questi screening, a detta di costoro, consentirebbero di valutare la salute del bambino e la compatibilità del suo status fisico con i vaccini. Tuttavia, nessuna delle più stimate società scientifiche del Vecchio e del Nuovo Continente, suggerisce di sottoporsi a tali test genetici che dovrebbero precedere le vaccinazioni canoniche.

Scuola: obbligatorietà necessaria dei vaccini, ecco perché

Se prima la vaccinazione poteva essere proposta come un “consiglio” ora è un obbligo a norma di legge. Questo è stato necessario per combattere il preoccupante calo di coperture vaccinali. Tuttavia, come si può leggere da Quotidiano.net: “E’ stato poi considerato che la legge di conversione ha modificato il decreto legge riducendo sensibilmente le sanzioni amministrative pecuniarie e prevedendo che, in ogni caso, debbano essere precedute dall’incontro tra le famiglie e le autorità sanitarie”. Tutto ciò, per permettere un’adesione più favorevole e consapevole ai vari vaccini.
Fonti: Ansa, Quotidiano.net