Il Bonus 500 euro è uno dei temi più dibattuti da molti docenti italiani. Costoro nutrono forti timori, dubbi e preoccupazioni. L’accreditamento del bonus docenti 2016/17 è stato rimandato da fine mese di Ottobre ai primi giorni di Dicembre. Mentre stiliamo tale articolo siamo al 5 Dicembre e non abbiamo ricevuto ancora nessuna notizia effettiva riguardo un eventuale accreditamento delle somme. Questa atmosfera di pura incertezza giustifica ben chiaramente le inquietudini di molti insegnanti dunque.
Bonus 500 euro: timori e speranze per notizie imminenti
Ancora incerto e pieno di controversie l’argomento Bonus 500 euro. I docenti nutrono allo stesso tempo timori e speranze per notizie imminenti, buone o cattive che siano. Si vocifera che qualcosa si saprà fra pochi giorni, più precisamente l’8 Dicembre, data in cui dovrebbe concretizzarsi la somma nel portafoglio degli aventi diritto. Ricordiamo che lo scorso 31 Agosto 2017, le somme furono dichiarate non disponibili e avrebbero dovuto essere restituite alla fine del mese di Ottobre. A Novembre era stato poi annunciato che il tutto sarebbe stato spostato ad inizio Dicembre.
Bonus 500 euro: un’occasione sfumata?
Ricordiamo che il Bonus 500 euro destinato a ben determinate spese, tra cui corsi di aggiornamento riservati ai docenti. Proprio in questo periodo, numerosi insegnanti avrebbero l’opportunità di sfruttare tale somma per l’iscrizione ad alcuni dei corsi precitati, oppure per l’acquisto di alcuni beni citati nella lista delle possibili spese ‘compatibili’ col Bonus in questione, opportunamente stilata dal Miur. Ci si chiede quindi se tale silenzio nasconda qualche tipo di imbroglio, come ad esempio un mancato reintegro di tali somme.
Tuttavia, il reintegro delle somme in questione è previsto legislativamente dal DPCM 28 Novembre 2016. In esso è possibile leggere testualmente: “Le somme, non rendicontate al 31 Agosto 2017, saranno recuperate a valere sull’erogazione dell’anno scolastico 2017/2018 e le somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili sono recuperate a valere sulle risorse disponibili sulla Carta con l’erogazione riferita all’anno scolastico successivo”.
Fonte:
Orizzontescuola.it