Il CNT, Coordinamento Nazionale TFA, ha inteso inviare una ‘moral suasion’ al Miur per garantire lo svolgimento della prova orale relativa alla fase transitoria nelle condizioni di massima trasparenza e celerità utili a stilare le graduatorie finali dalle quali i docenti abilitati saranno ‘pescati’ per svolgere l’anno di prova.
Il comunicato dell’associazione CNT
Questo documento è stato inviato dalla nostra associazione ai vari uffici ministeriali, nella speranza che si aprano delle possibilità di dialogo e di confronto prima della pubblicazione definitiva del bando. Pubblichiamo inoltre la lista dei nominativi dei docenti abilitati che hanno voluto sottoscrivere questo documento, a dimostrazione di quanto, al di là delle ultime polemiche che hanno (giustamente, a nostro avviso) interessato la tabella titoli, ci sia un’esigenza diffusa di equità e trasparenza ad ogni livello della procedura. Il nostro auspicio è che da parte del Miur ci sia una reale e decisa inversione di tendenza rispetto alle gestione sotto molti aspetti deficitaria dell’ultimo concorso docenti. Se volete sottoscrivere questo documento, inviate una mail all’indirizzo abilitati.tfa@gmail.com.
RICHIESTE RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROVA ORALE E ALLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI ESAMINATRICI
Il Coordinamento Nazionale TFA, in relazione al DM in procinto di pubblicazione a seguito del DLGS N. 59/17, contenente indicazioni relative alla prova orale e ai titoli valutabili per il prossimo concorso transitorio, ha ritenuto opportuno presentare alcune proposte in merito alle modalità di svolgimento della prova orale e alla composizione delle commissioni esaminatrici:
1. Modalità di svolgimento della prova, relativi contenuti e criteri di valutazione
• TEMPISTICHE E CONTENUTI
Nel DLGS 59/17 (Art.17 comma 4) si fa riferimento all’espletamento di una prova orale di natura “didattico-metodologica”, che si concretizzerà presumibilmente in una lezione simulata. Al fine di avere maggiore chiarezza sulla modalità di tale prova, consideriamo sia utile specificare esplicitamente nel decreto un anticipo di almeno 24 ore (effettive) con cui comunicare ai candidati la traccia da cui partire per preparare la propria presentazione. E’ noto, infatti, che chi svolge nel modo migliore il lavoro di docente deve potere disporre di un tempo adeguato per accedere ai materiali utili ad arricchire la lezione che prevede di elaborare. Per quanto invece riguarda la tipologia di presentazione richiesta, è altresì fondamentale evidenziare, a priori, se verrà richiesta l’elaborazione di una singola lezione o di una UDA, e quanto tempo si prevede di dedicare a tale sezione. Analogamente, sarebbe rilevante anche conoscere in anticipo le tempistiche dedicate alla restante parte dell’esame (competenze nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e capacità di comprensione e conversazione nella lingua straniera per le discipline non linguistiche), sempre ai fini di una maggiore chiarezza e trasparenza delle modalità di svolgimento dell’esame stesso.
• GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Sarebbe auspicabile che le griglie di valutazione della prova orale fossero rese note con adeguato anticipo rispetto allo svolgimento degli esami, in modo da fornire indicazioni precise ai candidati. Sarebbe anche utile che le stesse fossero preventivamente concordate e uniformate a livello nazionale, anche se diversificate per specifiche classi di concorso, in modo da evitare disparità di trattamento tra diverse commissioni.
• VIDEOREGISTRAZIONE DELL’ORALE
Riteniamo inoltre che l’unica misura per garantire trasparenza e oggettività nella valutazione sia la videoregistrazione dell’orale: un’ipotesi di cui abbiamo discusso in vari incontri con l’on. Ghizzoni al tempo dell’approvazione del decreto 59/17.
2. Composizione delle commissioni e relative retribuzioni
Accogliamo favorevolmente la novità di prevedere commissioni miste, composte da docenti universitari e docenti di scuola secondaria. Riteniamo, tuttavia, fondamentale, che il delicato lavoro di selezione che tali docenti sono chiamati a svolgere avvenga nelle migliori condizioni possibili, al fine di garantire equilibrio ed equità nella valutazione. A tale proposito, desideriamo fare, in particolare, le seguenti osservazioni:
• RAPPORTO NUMERO COMMISSARI-CANDIDATI
Non conosciamo ancora quale sarà la proporzione commissari-numero di candidati per il prossimo concorso transitorio, ma possiamo, a tale riguardo, fare riferimento al concorso più vicino in termini temporali, ovvero il concorso docenti del 2016. Nel DM97/2016, dove si specificano i criteri di formazione delle commissioni, all’Articolo 2 comma 3, si esplicita quanto segue: “Qualora il numero dei concorrenti sia superiore alle 500 unità, la commissione è integrata, per ogni gruppo o frazione di 500 concorrenti, con altri tre componenti.”
Ricordiamo tuttavia che, in tale concorso, un importante elemento di selezione dei candidati era costituito dalla prova scritta. L’assenza di una prova scritta di sbarramento nel concorso transitorio porta inevitabilmente a un maggior numero di candidati da esaminare in sede di orale. Se, dunque, le proporzioni commissari-candidati rimarranno le medesime, si rischia di dilatare eccessivamente i tempi da dedicarsi all’espletamento delle prove orali, nonché di sovraccaricare i commissari di un lavoro particolarmente oneroso e logorante. Riteniamo dunque opportuno che le proporzioni vengano riviste almeno nella proporzione di 250 candidati per ogni 3 commissari.
• COMPENSI
Restano da definire i compensi riconosciuti ai presidenti e ai componenti delle commissioni. Ricordiamo comunque che tali compensi, se dovessero rimanere i medesimi del 2016, sarebbero da considerarsi insufficienti in proporzione all’entità del lavoro svolto, anche in ragione del fatto che, per i docenti membri delle commissioni, non è prevista la possibilità di usufruire dell’esonero dal servizio. Auspichiamo, quindi, una revisione al rialzo di tali retribuzioni, sempre ai fini di garantire migliori condizioni per lo svolgimento del delicato lavoro di valutazione dei candidati.