L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) è il più vecchio ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione italiano, con sede a Firenze ed articolato in tre nuclei territoriali (Napoli, Roma e Torino). Nel 1925 a Firenze si apriva, sotto la presidenza di Giovanni Calò, una Mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole nuove, concretizzanti l’idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza attiva. Nel 1929 per dare una sede permanente alla Mostra, viene istituito il Museo Didattico Nazionale, che nel 1937 assunse la denominazione di Museo Nazionale della Scuola. Nel 1954 diviene Centro Didattico di Studi e Documentazione e nel 1974 Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP). Nel 2001, la BDP diviene Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa (Indire). Nel 2007, con la Legge 296/2006, l’Indire diviene Ansas, Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, ma il 1º settembre 2012 torna ad essere Indire in base a quanto stabilito dal Dl. 98/2011 convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011. L’istituto con l’Invalsi (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione) e il Corpo Ispettivo del Miur è parte del Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione. In questo ambito, l’Istituto sviluppa azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica e dei comportamenti professionali del personale della scuola. L’Istituto è, inoltre, Agenzia nazionale Erasmus+, il cui ambito di competenza riguarda istruzione scolastica, istruzione superiore, educazione degli adulti (Azione Chiave 1 e Azione Chiave 2). Presso l’Agenzia opera l’Unità Italiana della rete Eurydice e l’Unità italiana per i gemellaggi elettronici eTwinning.
Comunicato stampa precari Indire, 21 dicembre 2017
“I 122 lavoratori precari dell’INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa) di Firenze, con il sostegno dei colleghi a tempo indeterminato, in Assemblea permanente dal 18 dicembre 2017, chiedono all’Ente chiarimenti in merito alla stabilizzazione della propria posizione lavorativa alla luce delle nuove disposizioni contenute nel decreto Madia (D.lgs. 75/2017). La mobilitazione è stata indetta a seguito dell’incontro tra le OO.SS. FLC CGIL – FIR CISL – UIL SCUOLA RUA e l’Amministrazione dell’Ente avvenuto in data 14 dicembre. Nonostante gli strumenti legislativi disponibili che chiariscono anche le modalità di individuazione dei fondi necessari per procedere, l’Amministrazione si propone, infatti, di bandire nuovi concorsi non finalizzati alla stabilizzazione ma all’assunzione di nuove figure professionali esterne, non valorizzando le competenze già presenti all’interno dell’Istituto. Riteniamo che, nel caso dell’INDIRE, il decreto permetterebbe di risolvere senza bisogno di nuove selezioni la situazione di tutti i 122 lavoratori precari (circa la metà dell’organico totale dell’Ente) in attesa di una stabilizzazione da oltre 20 anni e grazie ai quali l’INDIRE ha ottenuto e gestito tra gli altri i programmi per l’istruzione e la formazione Erasmus Plus e il Programma Operativo Nazionale (PON) per la scuola 2014-2020. #precarINDIRE Precari in mobilitazione con richiesta di stabilizzazione 2017″.