Diplomati
 
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Comunicato Stampa 23/12/2017
La Plenaria inerente i DM , ha trasformato migliaia di lavoratori, con titoli già acquisiti , la maggior parte dei quali già inseriti in seconda fascia, tra essi anche vincitori di concorso, con decine di anni di esperienza , in una “barzelletta” della scuola italiana.
Sentenze di merito di diversi organi e leggi dello Stato sono state calpestate attraverso una interpretazione della vicenda dei Diplomati Magistrali assolutamente arbitraria e non rispondente allo svolgersi dei fatti.
È stato sancito un “non-diritto” al posto di ruolo per gli stessi docenti che negli ultimi 15 anni hanno formato tutte le generazioni di ragazzi ormai diventati adulti.
Da una parte si afferma che i DM sono “abilitati” per partecipare a concorsi e a svolgere supplenze, ma non per dare continuità didattica e formativa nelle scuole.
Si afferma che la sentenza del 2014, attesta il valore del titolo, ma si viene estromessi dai canali di reclutamento, con la giustificazione che i DM “si sono mossi troppo tardi”, pertanto il loro DIRITTO è andato in prescrizione.
Qualcuno azzarda addirittura che i DM non si siano interessati, durante il periodo “transitorio” conclusosi nel 2007, di richiedere l’inserimento in GAE.
In realtà ci sembra che nella sostanza la politica abbia paura di rendere giustizia ai lavoratori dello stato; ovviamente il tutto dovuto all’eventuale spesa che le casse Statali dovrebbero sostenere. Potremmo quasi affermare che i lavoratori sono manipolati da una burocrazia che con un abuso di potere ha loro impedito di esistere.
In questa difficile situazione, in attesa di permettere ai nostri avvocati di studiare la strategia migliore per riportare alla luce la legalità e il diritto, le azioni di protesta sono ciò che può dare voce e visibilità ai lavoratori che mettono le basi per la vita dei giovani.
Non si tratta solo di una lotta dei docenti, ma di una lotta per la Giustizia.
È vergognoso , indecente e grottesco che i DM , ossia coloro che hanno lavorato e portato avanti la scuola publica per anni , vengano “espulsi” come si fa in una partita di calcio. Il tutto per colpa di una politica e un sistema incompetente.
Si precisa che anche i laureati in Scienze della Formazione Primaria vanno tutelati, pertanto si può e si DEVE trovare una strategia che tenga conto di entrambe le categorie.
 
Unicobas CIB Scuola & Università Milano
Il Segretario Provinciale
Prof. Marco Monzù Rossello
 
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