Scuola: come si diventa insegnanti dal 2018?

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La riforma della scuola ha apportato modifiche al sistema del reclutamento per l’ennesima volta, causando confusione fra gli aspiranti insegnanti di ogni ordine e grado. Come si diventa insegnanti della primaria? Chi deve fare il FIT? Di seguito i chiarimenti necessari.

Scuola dell’infanzia e primaria: come diventare docenti

Per diventare insegnanti della scuola dell’infanzia o della Primaria, occorrono i seguenti passaggi:

  1. acquisizione del titolo di studio abilitante, ovvero laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in scienze della formazione primaria o diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002

  2. superamento del concorso a cattedra con cadenza triennale (l’ultimo nel 2016) come da legge 107/15, comma 113.

  3. assunzione.

Tra i vari step, è possibile candidarsi per svolgere supplenze (ma non obbligatorio). I supplenti vengono convocati dalla graduatorie in cui sono iscritti. La prossima apertura per le GI sarà nel 2020. Come nel triennio precedente, quest’anno sarà possibile inserirsi in II fascia anche attraverso delle finestre temporali che verranno aperte durante il triennio (art.14 comma 1 del dm 374 del 1 giugno 2017). Chi non è iscritto nelle GI, può inviare domande di messa a disposizione (MAD), alle varie scuole.

Scuola secondaria di I e II grado: diventare insegnanti

Per diventare insegnanti della scuola secondaria di I e II grado, occorrono i seguenti passaggi:

  1. acquisizione del titolo di accesso completo in una classe di concorso, definito dalle tabelle del dpr 19/2016 (tabella A, per ITP tabella B) e successivi aggiornamenti del dm 259/2017 (allegato A del file ZIP). Chi possedeva il titolo di accesso prima del 14 febbraio 2016 (data di entrata in vigore del dpr 19/2016), continua ad averlo. In linea generale si tratta di una laurea di II livello (magistrale/specialistica/ciclo unico, v.o., o equipollenti), a parte alcuni casi specifici in cui sono richiesti certi CFU in specifici settori scientifici disciplinari o esami specifici. Per gli ITP, fino al 2024 sarà sufficiente possedere un diploma di istruzione tecnica o professionale.

  2. Superare il concorso a cattedra, con cadenza biennale. Vi si accede con il titolo abilitante e o il possesso di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e didattiche, disciplinati dal dm 616 del 10 agosto 2017. Fino al 2024 gli ITP sono esentati dal requisito dei 24 CFU (vedi art.22 comma 2). Sono esentati anche coloro che sono inclusi nella fase transitoria. Concorso scuola 2018, 24 CFU: elenco aggiornato Università Italiane

  3. Svolgere e superare il FIT (Formazione Iniziale Tirocinio), nuovo percorso triennale di formazione e tirocinio, che permette di ottenere la specializzazione (dlgs 59/2017). Sarà così composto:
    – primo anno di formazione presso l’università, dopo il quale si ottiene la specializzazione;
    – secondo anno dedicato al tirocinio presso le scuole (chi partecipa alla fase transitoria salta quest’anno);
    – terzo anno o anno di prova su cattedra vacante, dopo il superamento del quale si accede al ruolo.

  4. Assunzione.

Nel Tra i primi due step sarà possibile svolgere supplenze. Secondo l’art.1, comma 107 della legge 107, adesso le graduatorie di II fascia sono chiuse a nuovi inserimenti, quindi chi volesse svolgere supplenze, dovrà servirsi delle domande di messa a disposizione (MAD).

Contratto scuola, ultime notizie 3/1: resoconto UIL sulla trattativa

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