Usp Lecce: convocazioni da Gae per Infanzia con esclusione dei ricorrenti

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Prime reazioni da parte dei provveditorati scolastici, in merito all’esito negativo dell’Adunanza Plenaria. L’Ambito Provinciale di Lecce, infatti, ha pubblicato un avviso di convocazione per incarichi a tempo determinato per i docenti di Infanzia su posto comune inseriti nelle Gae. La convocazione avrà luogo il 10 gennaio 2018 presso la D.D. 4° Circolo di Lecce.

I docenti con riserva “T” non potranno stipulare contratti

Nella nota dell’Ufficio Scolastico Provinciale salentino (vedi il decreto MIUR.AOOUSPLE.REGISTRO UFFICIALE(U).0000138.08-01-2018) viene precisato che “per gli aspiranti inseriti in GAE con riserva “T” non si procederà alla sottoscrizione di proposta di contratto a tempo determinato in ragione della decisione assunta in Adunanza Plenaria del C.d.S. n.11/2017”.

Ulteriori polemiche in arrivo

L’operato del provveditorato di Lecce porterà ulteriori polemiche. Tutto ciò ad un giorno dalla manifestazione nazionale che ha visto scendere in piazza migliaia di diplomati magistrale. Questi, inseriti con riserva nelle graduatorie ad esaurimento, adesso sono a rischio esclusione per via dell’esito negativo dell’Adunanza Plenaria. Polemiche sollevate per un motivo piuttosto semplice. Infatti, seppur l’Adunanza Plenaria ha dato esito negativo riguardo all’inserimento nelle Gae dei docenti diplomati magistrale è pur vero che, in ogni caso, i vari docenti inseriti con riserva dovranno attendere gli sviluppi dei propri ricorsi. Ricorsi che, in attesa della discussione del merito al Tar, nella maggior parte dei casi, godono di provvedimenti cautelari positivi (emanati proprio dal Consiglio di Stato). Nonché di ottemperanze accolte, in cui si è chiesta esplicitamente la possibilità di stipula di contratti, nonostante la riserva “T”.

In attesa di nuovi sviluppi

Nell’attesa di vedere cosa accadrà nelle prossime settimane, ci si chiede adesso come si svilupperà la vicenda. Quali saranno le azioni da intraprendere per poter contrastare questa ennesima incongruenza all’interno del Miur e degli organi competenti al mondo scuola. Si prospetteranno nuove manifestazioni, già programmate per i prossimi mesi. Inoltre, non saranno da escludere ulteriori azioni legali.

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