Una guerra tra categorie: laureati in Scienze della Formazione Primaria che accusano i diplomati Magistrale di averli scavalcati in Gae solo grazie ad un ricorso. Diplomati Magistrale che accusano i laureati in Scienze della Formazione Primaria, perché questi ultimi non possono avere la stessa esperienza sul campo dei primi. Questa è stata la battaglia verbale di questi ultimi anni, fatta a colpi di commenti sui social network e di comunicati pubblicati dalle varie associazioni, di una e dell’altra categoria di docenti.

Accuse poco costruttive, tra docenti precari

Dopo l’esito negativo dell’Adunanza Plenaria, a questa guerra verbale se ne è aggiunta un’altra. Quella tra i diplomati magistrale che hanno ottenuto un provvedimento cautelare e che attendono ancora la discussione del merito (che, a questo punto, sarà di sicuro influenzata dagli sviluppi dell’Adunanza Plenaria) e i diplomati magistrale che hanno ottenuto una sentenza positiva passata in giudicato (quindi immuni all’esito negativo dell’Adunanza Plenaria). Si è giunti, addirittura, a pronosticare in queste settimane, ricorsi contro i colleghi con sentenza definitiva per richiedere che venissero, anche loro, colpiti dall’esito negativo della discussione in Consiglio di Stato del 15 novembre 2017. (Vedi l’articolo sulla sentenza negativa).

Lottare insieme per un interesse comune: far riaprire le Gae

Forse sarebbe giunta l’ora di concludere questa guerra “tra poveri” e di iniziare realmente ad avere coscienza della situazione. Il diploma magistrale è un titolo di studio che, nel marzo 2014, è stato, ufficialmente, considerato abilitante. Per questo motivo, i diplomati magistrale ante 2001/2002 hanno pieno diritto ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, uno dei canali di reclutamento per l’immissione in ruolo. Allo stesso modo, anche i laureati in Scienze della Formazione Primaria, in quanto abilitati, hanno diritto ad essere presenti in queste graduatorie. Con il DM 53/2012, infatti, furono riaperte le Gae e si diede vita alla IV fascia proprio per permettere l’inserimento dei nuovi abilitati. Così come, in precedenza, la Legge 169/2008 aveva permesso l’inserimento di nuovi abilitati, dopo la chiusura delle Gae.  Perché non permetterlo adesso? (Vedi l’articolo sulle proposte del sindacato Anief).
Non serve accusarsi reciprocamente. Serve, più che altro, una battaglia con propositi comuni che riguardino il diritto di aspirare ad un contratto a tempo indeterminato. E questo diritto appartiene a tutte le categorie di docenti in possesso di abilitazione: che sia il diploma Magistrale oppure la laurea in SFP; che sia il TFA oppure il PAS. Fino a giungere ai vecchi abilitati che, negli anni passati, non ebbero modo di inserirsi nelle ex graduatorie permanenti.