Insegnanti di religione e precari storici: 'vogliamo l'immissione in ruolo'

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Pubblichiamo il comunicato stampa inviato alla nostra redazione da alcuni insegnanti di religione, per esattezza, dal Comitato Nazionale I.R.C. 2004 e precari storici.

Leggi anche la lettera alle OO.SS

Comunicato stampa Comitato Nazionale I.R.C. 2004 e precari storici

“Il 10 gennaio 2018, una delegazione di insegnanti di Religione Cattolica, in rappresentanza di diverse Diocesi della Lombardia, Lazio, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto, accompagnati da due legali, sono stati ricevuti al Miur. Qui, dopo ampia discussione, hanno chiesto che fossero riconosciuti i propri diritti con l’equiparazione ai docenti delle altre classi di concorso i quali, grazie a diversi provvedimenti legislativi, hanno ottenuto l’immissione in ruolo attraverso l’utilizzazione delle graduatorie ad esaurimento, o mediante la previsione di concorsi riservati, con procedure oltre modo semplificate. La delegazione, a nome degli I.R.C. vincitori del concorso 2004 (alcuni dei quali con oltre 30 anni di servizio), ha lamentato che soltanto gli insegnanti di Religione Cattolica non hanno beneficiato di una graduatoria a scorrimento, derivante dall’unico concorso bandito ed espletato, sottolineando, inoltre, anche a nome degli I.R.C. precari abilitati storici, che nessun’altro bando di concorso è stato emanato, ogni tre anni, contrariamente a quanto previsto dalla legge 186/2003, lasciando tutti questi docenti in una condizione di precarietà e di instabilità professionale. La delegazione ha altresì sottolineato che, l’eventuale bando di un nuovo concorso per I.R.C., sarebbe ingiusto e lesivo dei loro diritti, senza tener conto che i circa 2500 vincitori di concorso del 2004 sono stati esclusi dall’immissione in ruolo, nonostante tale provvedimento non avrebbe inciso sul bilancio dello Stato e nella medesima situazione si trovano gli altri circa 10.000 precari storici abilitati per i quali nessun bando triennale è stato emanato e la cui immissione in ruolo, ugualmente non inciderebbe sul bilancio dello Stato.

Alla luce di quanto evidenziato e per sanare la gravissima ingiustizia rilevata, la delegazione ha proposto l’emissione di un decreto legge, o l’attuazione di un provvedimento nei decreti attuativi della L.107, che trasformi la graduatoria dei docenti di religione cattolica vincitori del concorso del 2004, ad esaurimento. Ciò ristabilirebbe la giusta equiparazione con i docenti delle altre discipline e consentirebbe l’immissione in ruolo degli aventi diritto.

Inoltre, tenendo conto che anche gli I.R.C. che non sono nella graduatoria del 2004, hanno maturato (attraverso la reiterazione dei contratti a tempo indeterminato) gli anni di servizio previsti per ottenere la stabilizzazione,il medesimo decreto legge potrà contenere, come per i docenti delle altre discipline, anche la possibilità dell’emanazione di un concorso per soli titoli di servizio e con prove non selettive, riservato agli insegnanti di Religione Cattolica che hanno non meno di tre anni di servizio effettivi.”

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