Gli insegnanti di religione in questi giorni sono in fermento. Oltre ad un comunicato stampa in cui rivendicano i loro diritti, hanno anche preparato una lettera da inviare alle organizzazioni sindacali, debitamente firmata da chi condivide il suo contenuto. Pubblichiamo di seguito la lettera, pervenuta alla nostra redazione con richiesta di diffusione.

Lettera degli insegnanti di religione ai sindacati

Di seguito la lettera che gli insegnanti di religione inviano ai sindacati sotto citati:
Alle OO.SS.  FGU/SNADIR, CISL SCUOLA e SNALS
Il sottoscritto/a _____________________, docente di Religione Cattolica,
– VISTO il percorso ancora in atto di approvazione dei decreti attuativi della l. 107/15,
– VISTO il rinnovo della componente sindacale nel comparto scuola, previsto per i giorni 17-19 Aprile 2018 (con scadenza presentazione liste nel giorno 9 Marzo),
– ESORTA le OO.SS. citate in indirizzo, a richiedere ed ottenere l’inserimento nei decreti attuativi della l.107/15 di una norma che:
1) consenta lo scorrimento della graduatoria degli Insegnati di Religione Cattolica che hanno superato il concorso del 2004, ma che non sono potuti rientrare nella quota del 70% dei posti disponibili e vacanti;
2) chiarisca in modo inequivocabile la non applicabilità del comma 131 della l.107/15 agli insegnanti di Religione Cattolica che, per qualsiasi motivo, dovessero permanere nella quota del 30% della dotazione organica;
3) preveda l’emanazione di un bando di concorso analogo a quello che si sta preparando per i docenti delle altre discipline, ossia ‘riservato’ (a coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di insegnamento), centrato su ‘titoli di studio’ e ‘anni di servizio’, con ‘prove non selettive’ e formazione di una graduatoria di idonei che sia a scorrimento.
Piuttosto che accontentarsi di ottenere prima del giorno 4 Marzo un bando di concorso ‘ordinario’ che scontenterebbe tutti e che avrebbe l’effetto di creare fenomeni di contrapposizioni e divisioni interni alle diocesi–come dimostra l’esperienza negativa che si è verificata nella diocesi di Trento-ed una sicura ricaduta sfavorevole sull’immagine delle OO.SS. citate, sarebbe auspicabile riprendere la discussione con maggior pazienza, nella nuova legislatura, stante la disponibilità da parte di tutte le forze politiche contattate di risolvere in modo equo e per tutti soddisfacente la questione del precariato storico degli
insegnanti di Religione Cattolica.
Nella certezza della vostra attenzione e sollecitudine…
Cordiali saluti”