Pittoni (Lega): aboliremo il comma 131

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Il Senatore Pittoni è stato ospite ad un convegno organizzato al Centro Congressi Cavour di Roma per ribadire la posizione della Lega nei riguardi del comma 131 della legge 107. Si tratta di una norma iniqua che scarica i docenti precari invece di eliminare il precariato. Il divieto di stipula di contratti a termine oltre i 36 mesi è partito ufficialmente lo scorso 1 settembre 2016. I contratti oggetto di tale divieto sono quelli sui posti vacanti e disponibili, come da regolamento delle supplenze; vale a dire quelli con scadenza 31 agosto. Quello che partirà dal prossimo 1 settembre 2018 potrebbe essere per molti docenti l’ultimo contratto di supplenza. Al riguardo il senatore Pittoni ha diramato il comunicato che segue.

Comunicato

«E’ nero su bianco nel programma politico della Lega l’impegno a sostituire il comma della “Buona scuola”, in base al quale dopo 36 mesi da insegnante precario, se non vieni assunto a tempo indeterminato, sei lasciato a casa disperdendo il bagaglio di esperienza che hai maturato». L’ha annunciato Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega, intervenendo al convegno organizzato da Mida e Adida al centro congressi Cavour di Roma. «Il testo che stiamo mettendo a punto – ha spiegato Pittoni – non si discosterà molto dalla bozza che abbiamo presentato all’incontro di Milano con i docenti in attesa di potersi abilitare e, una volta al Governo, diverrà uno dei nostri primi interventi legislativi, restituendo un minimo di tranquillità a decine di migliaia di precari della scuola che guardano con timore al 2019, quando la norma dovrebbe andare a regime. La nuova versione ribalta infatti l’interpretazione a danno dei lavoratori data dal Pd a quanto previsto dalla normativa europea».

Una battaglia che dura da due anni

E’ una corsa contro il tempo quella che il partito di Mario Pittoni ha intrapreso per evitare che oltre 100 mila precari improvvisamente possono essere espulsi dalla scuola. “Lavoriamo a un provvedimento sostitutivo del comma 131 della legge 107/2015 (Buona scuola), il quale stabilisce che “i contratti di lavoro a tempo determinato… non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”, negando a chi nel frattempo non ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato la possibilità di proseguire nella carriere, pur avendo maturato anni di esperienza che a questo punto rischia di andare dispersa. Vogliamo restituire il sonno a decine di migliaia di precari che dal 2015 vivono un vero e proprio incubo”.

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