Le classi pollaio
Renzi ha promesso di abolirle. Peccato, però...

Le classi pollaio… finalmente l’aula interessa alla politica. Questo è il “cuore della scuola“! Ogni riforma passa per l’attività in questo ambiente. Renzi ha promesso di abolire le classi pollaio, un corpo estraneo rispetto alla formazione, alla pedagogia. Sembra quasi che egli sia stato all’opposizione e abbia governato un suo gemello di appartenenza politica diversa. Non è cosi!

Le classi pollaio, Matteo Renzi  parla di “aula”

Matteo Renzi ha dichiarato  a Rtl (13.02.18); “il suo Governo ha investito tanto nel settore, ha approvato una riforma importante, la Legge 107/15, ma ha raccolto pochissimo. Soprattutto in fatto di consensi. Perchè, ha detto, il 97% dei docenti ce l’ha con loro. Il segretario del Pd, però, vuole fare tesoro degli errori. Promettendo agli elettori che non li ripeterà e che i fondi investiti per la Conoscenza, se tornerà a governare l’Italia, non potranno che aumentare. In particolare per dire basta alle classi pollaio e diventare più concreti”.

Purtroppo, l’annuncio non è credibile

Da sempre ho  espresso la forte opposizione alle classi pollaio. Vivo “l’aula” ogni giorno e purtroppo questa non è più un “ambiente edicativo di apprendimento”. Spesso è un semplice contenitore, prodotto delle incursioni del financapitalismo ( L. Gallino). E le classi pollaio sono uno degli esempi!
Ora, dall’annuncio di M. Renzi sembra quasi che negli ultimi cinque anni abbia governato un suo gemello. Sappiano tutti che non è così!
Ha avuto cinque anni per rimediare all’aberrazione pedagogoca, voluta dal suo Gelmini-Tremonti ( Governo Berlusconi, 2008-11) E non l’ha fatto! Anzi è andato oltre ! E’ riuscito ad evolverle, in qualcosa di peggio: le classi superpollaio! Con la legge di stabilità 2015 art. 1 comma 333 ha imposto il divieto di nominare il supplente il primo giorno di assenza del titolare. Risultato: in alcuni giorni della settimana le classi si “gonfiano” fino ad arrivare a 32-33 e oltre. Questi sono i fatti. E’ andato avanti, aggiornando le scelte sbagliate del governo Berlusconi.

Disuguaglianza tra i bambini, parole, parole!

Proseguo. Sul “Sole 24 Ore” del 23 aprile 2017 si legge: “Se il 30 aprile 2017 o dopo vincerò la sfida per la segreteria, la prima iniziativa sarà dedicata alla scuola: ho intenzione di ripartire da un tema dove il dente duole…Dobbiamo ripartire dal tema della disuguaglianza tra bambini: quando nascono i bambini in alcuni luoghi, c’è chi mi dice si può prevedere che fine fanno nove di loro su dieci. E questo non è accettabile”. Messaggio pervenuto! M. Renzi è divenuto segretario!  L’inclusione, però è rimasta fermo al palo. E di conseguenza anche gli articoli 3, 34 della Costituzione,  vista anche l’assenza di atti finalizzati a superare le classi pollaio. Eppure era sufficiente applicare le numerose sentenze dei T.A.R che hanno formalizzato l’incostituzionalita delle classi pollaio; ascoltare qualche personalità come il filosofo, sostenitore della visione greca dell’esistenza, U. Galimberti, il quale ha definito la classe educativa, quella composta da 15-17 alunni/studenti.

Ottimo suggerimento di P. Gomez

In questi giorni è uscito il libro di P. Gomez.: “Il vecchio che avanza” (Chiarelettere, Milano, 2018) Programmi, programmi, programmi. Lasciateli perdere. Intanto non saranno realizzati, soprattutto questa volta. Tutti fanno promesse. Non tenetene conto. Guardate invece alle persone, alla loro storia, a quello che hanno detto prima e fatto poi. E a qualche numero indispensabile. Solo così possiamo avere gli elementi…” per valutare i politici.