I vaccini per entrare a scuola dovevano essere fatti entro oggi. Da lunedì si rischia di non poter far andare a scuola i bambini non vaccinati. I genitori dovevano presentare la documentazione richiesta entro oggi. Ad oggi si stima che siano 30mila i soggetti non ancora in regola con l’obbligo dei vaccini. Va detto subito che non tutti sono tenuti al rispetto della scadenza odierna. Parliamo ad esempio di chi vive nelle regioni dove c’è l’anagrafe vaccinale informatizzata. In questo caso saranno le Asl a comunicare direttamente con gli Istituti scolastici. Mentre altrove la proroga avverrà in misura differenziata in base al calendario stabilito dalle regioni. Ne parliamo in questo nostro altro articolo.
Cosa succede ai genitori inadempienti
Se i genitori o chi ne fa le veci mancano di presentare alla scuola la documentazione che certifica la vaccinazione oppure il suo esonero, il differimento o l’omissione, interviene il dirigente scolastico. Questi informa l’Asl nel termine perentorio di 10 giorni. Dopo di che sarà la stessa Asl a prendere contatto con i genitori per fissare un appuntamento. In quella sede viene spiegato come fare e in che tempi provvedere ad effettuare le vaccinazioni prescritte.
Non presentarsi all’appuntamento
Non recarsi all’appuntamento oppure, dopo averlo fatto non si provvede a fare i vaccini, vuol dire aspettarsi che l’ASL effettui una contestazione formale ai genitori. In questa viene fissato un termine ultimo entro il quale provvedere a rispettare l’obbligo di somministrazione dei 10 vaccini. Tuttavia si può evitare la multa se i genitori fanno somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale nel termine indicato dalla Asl all’atto della contestazione. Ovviamente ci si deve impegnare a completare l’intero ciclo vaccinale.
Quando scatta la multa
Gli inadempienti verranno sottoposti alle sanzioni previste che, per i bambini da 0 a 6 anni, prevedono l’esclusione dalla scuola materna e dell’infanzia oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro a 500 euro. Verranno sanzionati anche i genitori dei ragazzi di età che va da 6 a 16.