Scuola, istituti aperti anche d'estate? Il progetto del MIUR

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Secondo quanto riportato da un recente articolo de Il Giornale sul tema Scuola, pare che gli istituti saranno aperti anche d’estate. Persino di pomeriggio. Le lezioni ‘speciali’ varieranno dall’arte alla musica, dall’insegnamento delle lingue straniere alle materie scientifiche. Obiettivo del governo è quello di contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica, grave ‘cancro’ caratterizzante l’istruzione italiana.
Secondo quanto afferma il Messaggero: ‘L’obiettivo, infatti, è quello di coinvolgere nei progetti educativi, il maggior numero di studenti e famiglie’. L’articolo va avanti e viene spiegato come saranno preparati corsi di potenziamento; una scuola innovativa che proporrà dunque una didattica più al passo coi tempi, a partire dalla scuola materna. 

Scuola: tutti in aula da Luglio a Settembre

Tutti a scuola quindi, in barba alle alte temperature, ai mondiali di calcio (che comunque seguiremo passivamente per ovvi motivi) ed alle consuete vacanze estive. Sempre da Il Giornale, si apprende come il Miur abbia predisposto due bandi per fondi Pon. Finanziamenti che sono stati predisposti per un periodo ricoprente sette anni: dal 2014 al 2020. Tramite uno di questi sono stati stanziati 130 milioni di euro. L’altro bando, riguardante il potenziamento delle competenze fondamentali, prevede un finanziamento di 150 milioni. In totale, la somma finanziata dal Ministero dell’istruzione si aggira intorno ai 280 milioni di euro. Soldi che sverranno messi a disposizione degli istituti scolastici che parteciperanno al progetto.

Le dichiarazioni del ministro Fedeli 

Il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli, già in passato, si era dimostrata perfettamente in sintonia con iniziative di questo tipo. Fedeli, durante una passata intervista alla Stampa, aveva spiegato come molti genitori le avessero chiesto di tenere aperti gli istituti scolastici anche durante i mesi estivi. Un aiuto di non poco conto per molte famiglie italiane, impossibilitate a badare e controllare i figli per svariati motivi (lavoro in primis). In tale occasione, alla Fedeli replicò il segretario generale UIL Pino Turi: ‘Dal mio punto di vista, la scuola non è un servizio assistenziale e sociale, ma una funzione dello stato molto precisa che attiene all’istruzione degli studenti…’.
Fonte:
Il Giornale

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