I Diplomati Magistrali si trovano ancora in un vicolo cieco in cui non riescono ancora a vedere la luce della via d’uscita. Ma niente riesce a scalfire la loro sete di giustizia. Il parere dell’Avvocatura dello Stato, che doveva essere reso noto nella giornata del 23 marzo, non c’è stato. E tutto tace. Inoltre nella giornata di sabato 24 marzo si è tenuto l’insediamento delle camere, e nei discorsi dei neo presidenti di Camera e Senato , la scuola non è stata presa in considerazione. Senza parlare del fatto che al programma Report, trasmesso su rai 3, era stato preparato un servizio che avrebbe dovuto parlare proprio dei Diplomati Magistrali. Eppure, per qualche astruso motivo, il servizio non è stato mandato in onda. Inevitabile l’amarezza dei diretti interessati.
La lettera dei Dm ai Presidenti di Camera e Senato
A scrivere a Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, rispettivamente neo Presidente del Senato e della Camera, è un insegnante Diplomato Magistrale, in rappresentanza del Movimento Diplomati Magistrali Revoca Sentenza Plenaria. Il docente ha voluto esporre in sintesi la lunga ed intricata vicenda dei Diplomati Magistrali, sottolineando la “malagiustizia creata dalla Plenaria del Consiglio di Stato e dai governi del Pd”. Lo stesso docente ha anche evidenziato come, sempre la Plenaria, abbia creato con la decisione del dicembre 2017, un “contrasto giurisprudenziale” dettato da un’inversione di tendenza rispetto alle precedenti pronunce del CDS. Scopo di questa lettera è stato quello di voler sensibilizzare anche i neo presidenti delle camere sulla situazione ormai disperata dei Diplomati Magistrali.
La lettera dei Dm al Presidente Rai Monica Maggioni
È sempre il Movimento DM Revoca Sentenza Plenaria a scrivere un’altra lettera (stavolta chiarificatrice e di protesta) . Destinataria è stata la Presidente Rai Monica Maggioni. A destare stupore è stata la mancata trasmissione del servizio sui Diplomati Magistrali previsto nel programma giornalistico Report, in onda su Rai 3. Oltre a chiedere spiegazioni in merito, nella lettera viene anche sollecitata la messa in onda, in nome del principio di libertà di stampa.
Occorreranno ancora altri scioperi e altre lettere? Di certo siamo di fronte a una vicenda che merita di essere risolta nel breve termine e senza privazione di diritti.