Il Miur ci da una bella notizia oggi. Il dicastero di Viale Trastevere ha dimostrato la sua disponibilità a riaffidare i servizi di pulizia alle scuole. In un articolo pubblicato da Orizzonte Scuola si legge che nel corso di una informativa al ministero inerente la semplificazione amministrativa, con i sindacati si è discusso dell’esternalizzazione dei servizi di pulizia. Qualora si decidesse di dare uno stop a questa prassi, ben 11857 collaboratori scolastici tornerebbero a sperare di poter essere stabilizzati.
11857 posti in ballo
Il portale scolastico riprende un articolo di Italia Oggi a firma di Franco Bastianini. L’operazione di riaffido dei servizi di pulizia alle scuole potrebbe partire non prima dell’anno scolastico 2019/2020. Questo sempre che per quel tempo la specifica commissione paritetica, costituita in seno al Ccnl valido per il triennio 2016/2018, avrà definito ruolo e contenuto della figura del collaboratore scolastico nella scuola dell’autonomia. Nell’articolo si ricorda che la convenzione attuale scadrà il 30 giugno 2019 in virtù del comma 687 della Legge di Bilancio. Dunque, ancora un altro anno di attesa e forse potranno essere aumentati i posti negli organici di collaboratore scolastico.
Ritorno al passato e aumento dei posti in organico
Ripensando alla contrazione di posti subita dalla categoria ATA, al milione circa di domande prodotte per accedere alle graduatorie e da lì ai concorsi riservati, questa notizia, qualora il Miur confermasse l’orientamento espresso davanti ai sindacati, rappresenterebbe una bella e gradita inversione di tendenza rispetto al passato. In questo modo si metterebbe la parola fine a quella pratica di esternalizzazione dei servizi, successiva all’entrata in vigore della legge 3 maggio 1999 e delle successive ordinanze e circolari ministeriali che disciplinavano appunto il passaggio allo Stato del personale appartenente agli enti locali in servizio delle istituzioni scolastiche statali, che è stata auspicata da più parti.