Punito col 6 in condotta per aver criticato alternanza scuola lavoro

Si può criticare l’alternanza scuola lavoro? A giudicare da quanto avvenuto in un istituto tecnico del modenese pare proprio di no. Ci ha provato uno studente della quarta dell’ITIS Da Vinci di Carpi con un post su Facebook. Apriti cielo: il consiglio di classe lo ha punito con un 6 in condotta! La motivazione addotta per il provvedimento, come riferisce La Gazzetta di Modena riportando la dichiarazione del preside dell’Istituto, sarebbe stata l’offensività del messaggio nei riguardi dell’azienda e degli insegnanti.

Vietato criticare

Non si può parlare di sfruttamento solamente al primo giorno del progetto di alternanza scuola lavoro. Non era nemmeno pensabile che potesse essere pagato come aveva scritto nel post. La decisione presa dal consiglio di classe del 6 in condotta è stata un segnale che si è voluto dare al giovane, che peraltro va bene a scuola, nell’ambito di una valutazione non definitiva. Un giudizio intermedio che non pregiudicherà senz’altro la promozione, secondo il pensiero della scuola. Il ragazzo dovrebbe capire in quel modo ha messo in cattiva luce l’azienda e tutti gli insegnanti che si danno da fare per portare avanti questo progetto.

Le reazioni

Agli esponenti del comitato Sisma. 12 non è affatto piaciuta la decisione di punire il ragazzo in questo modo. “Quello della scuola che sanziona con il 6 in condotta il ragazzo che ha espresso il suo pensiero è un atteggiamento repressivo e antidemocratico – attacca Aureliano Mascioli, del comitato Sisma.12 – Ci siamo già scontrati con questo tipo di atteggiamento che le istituzioni hanno sempre verso i terremotati. La scuola non deve prestarsi a questi metodi di intimidazione.”

Punizione eccessiva

Ciò che nell’articolo della Gazzetta di Modena non viene spiegato a sufficienza è il messaggio educativo che i professori del Da Vinci hanno inteso mandare allo studente. Criticare va bene, ma facendo attenzione a non sfociare nella diffamazione, in sintesi. Tuttavia non sono pochi coloro che ritengono che mettere addirittura 6 in condotta sia una punizione troppo severa.