Assunzioni scuola, no all'accordo Miur e Mef: comunicato
Assunzioni scuola, no all'accordo Miur e Mef: comunicato

Abilitazione per tutti. La campagna elettorale è finita, eppure continuiamo ad essere costretti ad ascoltare ovunque filippiche da parte di esponenti di alcune forze politiche a difesa di chi ha perso un ricorso, le cui pretese sono ormai evidentemente illegittime.

Disinformazione sull’abilitazione

Alcuni nostri rappresentanti politici, però, continuano a fare pessima informazione, intervenendo sulla televisione pubblica manifestando solidarietà per gli inesistenti “licenziamenti di massa”, in un generale clima da melodramma che adesso ha proprio stancato tantissimi professionisti del settore e non solo. Sembra che per la politica, la scuola sia fatta solo di questi 55.000 ricorsisti (abilitati), dimenticando un numero sempre crescente di “altri” abilitati che fa scuola e che si sta sempre più seccando di sentire questi proclami da chi dovrebbe rappresentare e tutelare i diritti legittimi di tutti e non i privilegi di una sola categoria.

Abilitazioni a confronto

Quando abbiamo bisogno di un insegnante di scuola primaria o dell’infanzia per i nostri figli, vale a dire per la formazione delle future classi dirigenti (e dei futuri illustri medici, avvocati ed architetti), sembra proprio che vada bene chiunque.
Sei diplomata nel ’91 e non hai mai esercitato la professione, ma hai fatto la mamma, che è un po’ come fare la maestra? Va bene!
Sei laureato con il massimo dei voti e magari hai un altro titolo accademico? Vai bene anche tu!
Sei diplomato, lavori da quindici anni e sfortunatamente il concorso non è andato? Dentro!
Certo, parliamo di persone abilitate, tutte, ma come?
L’ultimo diploma (abilitante) magistrale è stato rilasciato nell’anno scolastico 2001-2002 (ora siamo nel 2018). Si tratta di un diploma, inutile girarci intorno. Potevano accedere tutti, nessuna selezione, un tirocinio l’ultimo anno. Stop! Insomma 4 anni di scuola superiore (oggi diremmo secondaria di secondo grado) e un anno di tirocinio: titolo abilitante.
Il nuovo percorso a partire dal 2001-2002 è il percorso di LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA, unico percorso abilitante per la scuola dell’infanzia e scuola primaria. Titolo accademico, 5 anni di esami (circa 40), 4 anni di tirocinio (150 ore all’anno) 30 laboratori: titolo abilitante.
Apparentemente sono due titoli abilitanti uguali, in quanto il concetto di abilitazione è unico, ma come si fa a dire che sono uguali, ma soprattutto come si fa ad affermare il diritto dei diplomati a scavalcare i laureati e soprattutto ad andare in ruolo prima di loro (con un ricorso). No, signori, questo è inaccettabile (soprattutto alla luce della sentenza della plenaria che finalmente ha messo un po’ di ordine).
Davvero i nostri figli, i nostri alunni e tutti coloro che rappresenteranno il futuro nostro e del nostro Paese non hanno bisogno, o meglio, non hanno il diritto di avere un insegnante di qualità, esperto, aggiornato, formato, qualificato, professionista della didattica, della relazione, dell’inclusione e capace di adattarsi alle esigenze in trasformazione dei nostri ragazzi?
Non ci sono laureati e diplomati nelle nostre classi, ma c’è chi permette la semplice sussistenza di un servizio e c’è chi, invece, garantisce con continuità l’alta qualità del servizio stesso. Sicuramente questi ultimi sono quelli da stabilizzare perché – ricordiamo che – l’accesso al percorso di Scienze della Formazione Primaria è a numero chiuso su fabbisogno nazionale (circa 5000 posti all’anno) e solo una selezione seria (non una sanatoria mascherata!) può premiare merito e professionalità di tutti gli altri abilitati.