Ultima Ora: arrivano gli aumenti e gli arretrati sugli stipendi dei docenti

L’aumento degli stipendi sulle buste paga dei docenti è cosa fatta. E’arrivato il via libera da parte della Corte dei Conti. Oltre un milione di professori si vedrà accreditare a maggio somme variabili tra 80,40 e 110,70 euro in busta paga più gli arretrati degli stipendi dei mesi scorsi. Il tutto senza nessun aumento dell’orario di servizio. La notizia è battuta dall’Ansa che riporta il commento del ministro Valeria Fedeli.

Il plauso di Valeria Fedeli

La Corte dei Conti ha certificato l’ipotesi di rinnovo del contratto del comparto del settore Istruzione e Università – che comprende Scuola, Università, Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), Ricerca – siglata il 9 febbraio. La certificazione riguarda l’attendibilità dei costi quantificati per il rinnovo del contratto e la compatibilità con le risorse disponibili. Sull’accordo a margine del CCNL pendeva il mancato visto dell’organo giudiziario che aveva bloccato gli aumenti. “L’entrata in vigore di questo contratto ci consente di avviare un percorso significativo di valorizzazione delle professionalità che lavorano nei nostri settori– spiega la ministra dell’Istruzione Valeria Fedelidi offrire migliori condizioni alle dipendenti e ai dipendenti, di continuare a mettere al centro anche le nostre ragazze e i nostri ragazzi, fine ultimo di ogni nostra azione, con regole certe per la continuità didattica”.

Le reazioni dei sindacati

Aver firmato il contratto – sottolinea Maddalena Gissi, Cisl – si conferma la scelta giusta, un concreto punto fermo in una situazione di grande incertezza politica. Chiunque abbia un minimo di buon senso lo capisce, anzi lo ha capito da subito, con buona pace dei tanti demagoghi in servizio permanente effettivo capaci solo di diffondere strumentali allarmismi. Questo contratto non ha tolto nessuna tutela, ne ha rafforzato qualcuna, ha ridato spazio alla contrattazione, a tutti i livelli. In questi giorni si vota per rinnovare le RSU, grazie al contratto abbiamo dato più senso e più valore a questo grande evento di partecipazione e democrazia». Pino Turi, Uil, rimarca: «Il testo firmato a febbraio diventa pienamente efficace. Buona notizia nel primo giorno di elezioni Rsu. Ora gli aumenti nelle tasche delle persone».